Ottobre 18, 2024

LA GEORGIA IN SORPASSO

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Chi poteva sanzionare un sorpasso vietato nella Georgia di vent’anno fa? Nel 2005, dalla sera alla mattina, furono licenziati 30.000 poliziotti. Il Paese rimase, per poco tempo, senza polizia stradale. Essa venne rimpiazzata da una polizia moderna, motivata e preparata ad hoc.

Gli ispiratori della Rivoluzione delle Rose del novembre 2003 sono Mikheil Saakashvili, avvocato di formazione americana, ed un filantropo georgiano, Kakha Bendukize, vera anima delle riforme.

Prima di allora, il pagamento di tangenti sembrava essere l’unica via per potersi rapportare con la Pubblica Amministrazione Georgiana. Il corpo di polizia figurava quale apparato più corrotto, almeno nella percezione dell’opinione pubblica.

Il Governo erogava un salario contenuto alle forze di polizia, facendo mancare autoveicoli, carburante e divise di servizio. 

Tenere funzionari e poliziotti al riparo dal bisogno, è probabilmente una valida via per arginare la corruzione. Esiste un danno di difficile quantificazione, consistente nella sfiducia verso le istituzioni nutrita da chi si trova costretto a versare una tangente.

Italia, Spagna e Germania conobbero nel Novecento un’eclissi totale della democrazia. Paesi in cui, una volta finita la dittatura, esistevano comunque le condizioni per ritrovare una società a pieno titolo democratica.

Eppure, un vero e proprio impero economico assoggettato dalle organizzazioni criminali riesce a proiettare la sua ombra. Già da molto prima dell’Unità d’Italia, quando potevano coincidere con grandi imperi. In molte democrazie occidentali si realizza una sostanziale eclissi parziale della legalità.

La misurazione della corruzione non può che essere soggettiva. Se ne occupano non uno, ma diversi enti sovranazionali. I dati elaborabili derivano dalla corruzione percepita, relegabile a valutazioni di esperti e sondaggi di opinione. Nella classifica Freedom of Business della Banca Mondiale la Georgia è passata dalla 100^ alla 12^ posizione, con sorpasso su Finlandia, Svezia e Giappone. 

La misurazione oggettiva della corruzione si realizzerebbe con la totale tracciabilità dei movimenti di denaro. Benché il tramonto del denaro contante sia prossimo al tramonto (in un’ottica di medio lungo-periodo), l’avvento delle criptovalute ritarderà tale traguardo.

In una sorta di “darwinismo della corruzione”, l’illegalità non viene sopraffatta delle tecniche investigative. Evolve, si adatta al progresso tecnologico.

L’entità dei fenomeni corruttivi emersi e di quelli latenti fa pensare ad un’asimmetria informativa tra i corrotti e gli ingnari cittadini

Negli Stati Uniti il comportamento teso a tutelare innovazioni di scarso valore aggiunto (ad esempio, App per cellulari) con fortificazioni giuridiche è stato qualificato “racket delle cause giudiziarie”. 

Una nutrita pletora di clerical workers implementa artifizi ed inganni consentiti dalla discrezionalità amministrativa e dalle lacune normative.

La criminalità organizzata è riuscita dunque ad espandere comunque la propria ombra, facendo sempre meno ricorso a reati che fanno rumore, come omicidi a mano armata o rapine.

Come in una sindrome di Stoccolma, molte persone percepiscono probabilmente più protezione nelle organizzazioni criminali e meno nello Stato.

Come disse Abraham Lincoln “potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”.

Il fenomeno corruttivo può essere contrastato sul lungo termine. Lo sforzo educativo necessario è notevole. In generale, i soggetti che si rivolgono alla criminalità organizzata trovano più rassicurazione in società chiuse anziché aperte.

Anche le relazioni orizzontali tra comunità locali, Stati ed enti sovranazionali possono facilitare la transizione verso società aperte.

La domanda di servizi illegali può fungere da esempio della “protezione percepita” descritta. Accade che siano le aziende a bussare la porta alle mafie. Il mondo ancor più sommerso della corruzione nel settore privato non fa tanto rumore quanto la corruzione nel pubblico impiego. In entrambi i casi si ritiene che la sana concorrenza sia la medicina utile al sorpasso delle barriere erette dall’economia sommersa.

Il riciclaggio è l’operazione con cui vengono dissumulati i ricavi ottenuti erogando servizi illegali. Esso è possibile grazie alla figura del prestanome, ossia il soggetto che agisce per conto di un soggetto mandante, ed in modo tale che le eventuali prove di colpevolezza non siano a lui riconducibili.

Quanto alle informazioni oggettive acquisite dalle magistrature inquirenti, la serialità e la diffusività sono elementi  presenti nella corruzione. E’ possibile affermare che gli episodi corruttivi effettivamente emersi siano ben minori di quelli che si mimetizzano nell’economia sommersa. Gli autori dei fatti illeciti vengono scoperti quando hanno già più volte posto in essere condotte illecite.

Per l’Italia, sarà difficile realizzare un sorpasso in grande stile come quello della Georgia. Nel 2016 aveva raggiunto il 44% posto nella classifica di Transparency International. Parliamo di un Paese dieci volte meno popoloso del nostro. Nel frattempo eravamo passati dalla 42^ alla 60^ posizione. Non basta scegliere (bene) i rappresentanti che ci governano. Serve anche che i cittadini sappiano fare le giuste domande alle istituzioni. Anche avvalendoci del Freedom of Information Act con un sempre maggiore ricorso, potremo avviare un lento sorpasso sulle nazioni che ci precedono.

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