Settembre 8, 2024

Antropocene e Capitalocene: il tempo della Crisi Climatica

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I termini Antropocene e Capitalocene sottolineano il ruolo dell'uomo nella crisi climatica, conoscere il loro significato stimola riflessioni sulla contemporaneità.
Bansky, murales a Venezia

Bansky, rappresentazione della crisi climatica

L’Antropocene

Il termine Antropocene viene usato per indicare gli impatti dell’attività umana sull’ambiente terrestre; conoscere la genesi, le accezioni e le critiche di questo termine spinge a riflettere sulle cause e le conseguenze della crisi climatica.

Il concetto di Antropocene fu coniato dal microbiologo Eugene Stoermer negli anni Ottanta del XX secolo e reso celebre dal Nobel per la chimica Paul Crutzen a partire dal 2000. I due studiosi non intendevano proporre l’Antropocene come un’epoca geologica formale, ma piuttosto come una nuova concezione del tempo geologico che riconosceva l’ampio impatto dell’attività umana sui processi naturali della Terra.

L’introduzione del termine Antropocene servì quindi a palesare la relazione tra le attività umane e i cambiamenti senza precedenti nell’ambiente terrestre, come il riscaldamento globale, la deforestazione, l’estinzione di specie e l’inquinamento.

Nella letteratura scientifica il concetto di Antropocene iniziò ad essere utilizzato per descrivere una nuova fase della storia della Terra, caratterizzata dall’influenza preponderante dell’attività umana sui processi geologici e ambientali. Alcuni studiosi iniziarono ad usare il termine per sostenere che le attività umane influenzano le condizioni ambientali naturali in misura tale da cambiare drasticamente le condizioni stabili dell’Olocene ed entrare in un nuovo intervallo temporale chiamato Antropocene.

L’Antropocene: la nuova epoca geologica?

Nel 2009 l’ Antropocene Working Group (AWG) avanzò la richiesta di inserire l’Antropocene come un’epoca geologica formale proponendo come data di inizio dell’epoca non il XVIII secolo, come suggerito inizialmente da Crutzen, ma piuttosto l’ultima decade del XX secolo. Il 1950 infatti rappresenta un punto di svolta nell’aumento dell’impatto dell’attività umana sui processi geologici ed ambientali della Terra, noto come la “Grande Accelerazione”.

La proposta dell’AWG di riconoscere l’Antropocene come un’epoca geologica formale è stata respinta della Commissione Internazionale di Stratigrafia il 4 marzo 2024. Le motivazioni del respingimento non riguardano la relazione tra attività umana e cambiamenti climatici, ampiamente riconosciuta dalla Commissione, ma questioni più tecniche. Infatti, la durata delle ere geologiche si estende da pochi milioni fino a oltre 40 milioni di anni, perciò non è possibile identificare come era geologica un periodo di tempo inferiore persino ad un secolo, come proposto dall’AWG.

Inoltre, i membri della commissione hanno sottolineato che l’impatto delle attività umane ha radici molto più antiche del XX secolo, risalendo persino alle prime forme di agricoltura, circa 10.000 anni fa. Queste fasi di sviluppo della società umana sono già considerate caratteristiche distintive dell’Olocene, l’attuale era geologica iniziata circa 11.700 anni fa. Introdurre una nuova epoca geologica, quindi, avrebbe interrotto l’Olocene in modo incoerente, soprattutto considerando la breve durata proposta per l’Antropocene.

L’antropocene: un evento geologico

Nonostante la mancata approvazione formale dell’Antropocene come epoca geologica, esso viene considerato un evento geologico significativo all’interno dell’Olocene. Infatti, gli effetti  delle attività umane sulla terra sono rapportabili ad altri eventi significativi che hanno rappresentato punti di svolta nelle epoche geologiche. Come il Grande Evento di Ossigenazione, avvenuto circa 2,4-2,1 miliardi di anni fa, che ha portato un cambiamento drammatico nella composizione dell’atmosfera terrestre, introducendo ossigeno in quantità significative. Questo evento ha avuto un impatto duraturo sulla vita sulla Terra, portando alla diversificazione delle forme di vita.

Allo stesso modo, l’esplosione cambriana, avvenuta circa 541 milioni di anni fa, ha segnato un periodo di rapida diversificazione della vita sulla Terra, con l’emergere di una vasta gamma di forme di vita complesse e multicellulari. Infine, la Grande Biodiversificazione Ordoviciana, avvenuta circa 485-443 milioni di anni fa, è stata un’altra fase di rapida diversificazione della vita sulla Terra, caratterizzata dalla proliferazione di molte nuove specie, in particolare negli oceani.

Dal punto di vista geologico l’Antropocene rappresenta un ulteriore momento di svolta nella storia del pianeta, in cui l’influenza dell’attività umana ha raggiunto proporzioni globali impattando significativamente sui processi geologici ed ambientali della Terra. Il concetto di Antropocene rimane inoltre ampiamente radicato nel mondo accademico e nell’opinione pubblica.

Il Capitalocene

La popolarità dell’Antropocene ha spinto diversi studiosi ad interrogarsi su questo termine e a proporre alternative ad esso, da alcune di queste analisi è emerso il concetto di Capitalocene. Timothy Morton ha esaminato per la prima volta il termine Capitalocene nel suo libro “Ecology without Nature” del 2007, ma è stato Jason W. Moore, un ricercatore statunitense, a svilupparlo in modo più completo. Moore ha elaborato il concetto nei suoi scritti a partire dal 2013, in particolare nei suoi articoli “The End of Cheap Nature” e “The Capitalocene, Part I: On the Nature and Origins of Our Ecological Crisis”.

L’origine del termine Capitalocene risiede nella critica alla narrativa dell’Antropocene, che Moore considerava limitata nel suo focus sull’azione umana generica piuttosto che sul sistema economico specifico del capitalismo. Nell’argomentazione di Moore, attribuire la crisi ecologica solo all’azione umana in generale è una semplificazione, perciò sarebbe più accurato e utile focalizzarsi sul ruolo del capitalismo nella trasformazione del rapporto tra l’umanità e la natura.

Il termine Capitalocene si differenzia da Antropocene non solo per la sua origine concettuale, ma anche per le implicazioni teoriche e politiche che porta con sé. Una delle critiche più importanti mosse all’idea di Antropocene è che quest’ultima tende a far sembrare inevitabile la crisi ecologica, trattandola come una conseguenza naturale dell’essenza umana. Questa visione deterministica può portare a una sorta di fatalismo, dove la soluzione alla crisi appare fuori dalla portata dell’azione umana.

Inoltre, il concetto di Capitalocene mette in luce il ruolo specifico del capitalismo nella creazione e nell’aggravamento della crisi ecologica. Moore e altri studiosi che hanno contribuito allo sviluppo del concetto hanno evidenziato come il capitalismo non solo sfrutti le risorse naturali, ma le trasformi anche in merce attraverso il processo di produzione. Questi processi trasformano la percezione della natura che da entità statica diviene parte integrante del sistema economico, soggetta alla logica dell’accumulazione di capitale.

Il Capitalocene contesta l’idea che la crisi ecologica sia il risultato delle azioni umane in generale, sottolineando invece i processi storici e socioeconomici specifici che hanno portato alla situazione attuale. Questo implica una critica alle strutture di potere e di sfruttamento proprie del capitalismo globale, che hanno contribuito a diseguaglianze strutturali e a una distribuzione diseguale dei danni ambientali.

Una delle sfide più importanti che il concetto di Capitalocene pone è quella di immaginare e di perseguire alternative al sistema economico dominante. Se il capitalismo è visto come una delle cause principali della crisi ecologica, allora diventa cruciale esplorare e promuovere modelli economici e sociali alternativi che possano garantire la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale.

Conclusione

Entrambi i termini Antropocene e Capitalocene sottolineano il ruolo dell’uomo nella crisi ambientale attuale, il primo mette in luce l’impatto generale delle attività umane, mentre il Capitalocene evidenzia le connessioni tra sistema economico e crisi ambientale. Nella coesistenza di diverse opinioni, cui la politica deve trovare il giusto punto di equilibrio, conoscere la genesi e il significato di questi termini stimola riflessioni sulle cause, le conseguenze e le possibili soluzioni alla crisi climatica.

Fonti:

Jason W. Moore, Anthropocene or Capitalocene? Nature, History, and the Crisis of Capitalism

Perché l’era “umana” dell’Antropocene non è stata riconosciuta come epoca geologica (geopop.it)

International Union of Geological Sciences, The Anthropocene

Capitalocene: definizione e conseguenze

Treccani, Capitalocene

L’alternativa tra Antropocene e Capitalocene: chiamare il sistema con il suo nome

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