Sogno o son desto? Sonno, sogni e allucinazioni
6 min readTutte le notti, mentre il nostro corpo si riposa dopo una lunga giornata, i nostri cervelli non interrompono il proprio lavoro, anzi spesso proprio durante le fasi notturne vengono raggiunti picchi di attività, anche grazie ai sogni. A volte sogni meravigliosi, altre volte funesti, altre quasi premonitori. Spesso non riusciamo neanche a ricordarli, in certi casi ci sembra di non aver sognato affatto. Queste nostre “proiezioni”, riservate ad un solo spettatore possono declinarsi in modi diversi, anche mentre siamo svegli.
Difficile stabilire quanti sogni facciamo ogni notte, anche perché non se ne ha memoria in molti casi. Sicuramente sogniamo tutte le notti, ma come arriviamo a sognare?
La via verso il sogno
Il sonno si articola in fasi che, escludendo la fase di veglia, si ripetono nell’arco della nottata. In una notte si completano circa quattro o cinque cicli del sonno e ogni ciclo dura da 90 a 110 minuti, Il sonno è caratterizzato da fasi specifiche che corrispondono a una diversa attività elettrica del cervello, che è possibile osservare attraverso un elettroencefalogramma (EEG).
Le prime tre fasi successive alla veglia corrispondono al sonno NREM (ossia non REM, non-rapid eye movement), anche detto sonno tranquillo. Si caratterizzano per un sonno progressivamente più profondo con conseguente rilassamento del tono muscolare e rallentamento delle funzioni degli organi interni. Circa il 75% del sonno si svolge in queste fasi.
La fase finale è la fase REM (rapid eye movement), detto sogno attivo, durante la quale gli occhi si muovono molto rapidamente sotto alle palpebre ed è l’unico momento in cui prendono forma i sogni, possibili proprio grazie alla grande attività del cervello che ha luogo in questo stato.
Il ciclo del sonno
La veglia è il momento in cui gradualmente si chiudono gli occhi e le onde beta del nostro cervello vengono superate dalle onde alpha. Rappresenta l’addormentamento, durante il quale l’attività cerebrale rallenta progressivamente.
La fase 1, il sonno leggero, dura tra 1 e 5 minuti e le onde cerebrali sono simili a quelle rilevabili in fase di veglia, ma iniziano a manifestarsi le onde cerebrali theta
La fase 2, il sonno più profondo, dura circa 25 minuti nel primo ciclo e aumenta la durata ad ogni ciclo successivo. Durante questa fase è possibile rilevare sul grafico dell’EEG i fusi del sonno e i complessi K. Le onde cerebrali diventano molto lente e ampie e cominciano a comparire le onde delta.
La fase 3, il sonno profondo, dura da 20 a 40 minuti, è considerata la fase più profonda del sonno caratterizzata dalle onde delta, dalla quale è più difficile svegliarsi e, una volta svegliati, si può provare disorientamento e essere in uno stato di indebolimento cognitivo e senso-motorio. Secondo alcuni studi in questi casi si evidenziano performance cognitive ridotte per un tempo che varia da 30 a 60 minuti. Questa fase è importante anche per il nostro organismo: infatti a questo stadio il nostro corpo ripara i tessuti, rafforza i muscoli e il sistema immunitario; l’organismo si rigenera e ripristina le riserve metaboliche.
La fase REM, lo stadio del sonno paradosso, dura da 10 minuti fino a 1 ora nel ciclo finale e registra onde cerebrali simili a quelle dello stato di veglia. È la fase associata ai sogni e non è considerata una fase riposante poiché il cervello è in attività come se l’individuo fosse sveglio. Si verifica un’alternanza di onde theta, alpha e beta, i muscoli sono atoni e privi di movimento, ad eccezione di occhi e diaframma. Di solito si raggiunge questa fase in 90 minuti. Di solito il risveglio da questo stadio è spontaneo.
Tuttavia non tutti i “sogni” sono veri e propri sogni.
Allucinazioni ipnagogiche
Sono esperienze vivide che avvengono tra il sonno e la veglia nella fase di addormentamento. Possono essere allucinazioni visive (nella maggior parte dei casi), uditive o sensazioni fisico-motorie, ed essere molto intense e realistiche, a volte difficili da distinguere dalla realtà. Sono piuttosto brevi e comuni, spesso causate da stress o mancanza di sonno e sono un sintomo comune della narcolessia. A differenza dei sogni, dei quali, una volta svegli, comprendiamo la natura, il nostro cervello potrebbe avere bisogno di elaborare lo stimolo ricevuto in maniera più approfondita per comprendere se sia reale o meno. Moltissime persone che non hanno alcun disturbo sperimentano questo tipo di allucinazioni, ma se esse si aggiungono ad allucinazioni diurne o altri disturbi mentali possono rappresentare sintomi di patologie più complesse, anche a livello neurologico.
Sogni lucidi
Sono un fenomeno per cui l’individuo è cosciente di essere in un sogno pur essendo addormentato e grazie questa consapevolezza è in grado di influenzare o perfino controllare cosa avviene nel sogno. Non sono semplicemente sogni vividi che restano ben chiari e dettagliati nella memoria. Questi sogni avvengono tendenzialmente durante la fase REM, in particolare quando questa ha raggiunto una durata maggiore rispetto al primo ciclo. La potenzialità di questo fenomeno come strumento per intervenire sulla salute mentale è studiata presso molto istituti. Studiosi e ricercatori indicano i sogni lucidi come trattamento contro incubi, ansia, depressione e per sviluppare il problem solving creativo.
Si tratta di fenomeni spontanei, ma sono state ideate anche delle tecniche per poterli sperimentare volontariamente e mantenere la propria consapevolezza anche nella fase REM. Queste tecniche di allenamento al sogno lucido comprendono iniziare un sogno in fase di veglia attraverso un’allucinazione ipnagogica, allenarsi alla metacognizione in modo che la mente stessa sia conscia della propria consapevolezza attivando e allenando la corteccia prefrontale, fare controlli della realtà per aumentare la consapevolezza come guardare negli specchi o le mani per assicurarsi di essere in un sogno, tenere un diario dei propri sogni sforzandosi di ricordare tutti i dettagli e così allenarsi a ricordare i “segnali” che ci fanno capire che stiamo sognando.
Maladaptive daydreaming (“sogni ad occhi aperti disadattivi”)
Si tratta di un disturbo da fantasia compulsiva, in questo caso possiamo dire che il sogno diventa patologia. Infatti l’individuo si dissocia in una certa misura dalla realtà e può arrivare a comportarsi in relazione al proprio sogno ad occhi aperti, quindi assumere atteggiamenti o comportamenti decontestualizzati dalla situazione reale. Capita a tutti di perdersi nei propri pensieri e di sognare ad occhi aperti, distraendoci dal mondo che ci circonda, ma questo disturbo comporta un’interferenza nella vita quotidiana. Sono sogni ad occhi aperti frequenti e molto intensi che distraggono il sognatore a tal punto da interrompere gli impegni di tutti i giorni.
Questi disturbi possono essere un meccanismo di difesa contro la depressione, l’ansia o un trauma e possono scatenarsi a causa di eventi reali o stimoli uditivi, olfattivi o visivi. I sogni possono essere ricchi di dettagli e estremamente realistici, a volte, proprio come nei sogni canonici, includono personaggi fantastici e trame complesse, nonché elementi idealizzati dal sognatore. Possono durare da alcuni minuti fino ad ore.
Si manifestano comunemente (in oltre la metà dei casi attestati) in persone con preesistenti disturbi, come disturbi ossessivo compulsivi (OCD) o disturbi da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). Inoltre, possono a loro volta causare problemi di sonno, come insonnia, privazione del sonno che influenzano ulteriormente la capacità di concentrazione del nostro cervello. A causa delle sue caratteristiche e sintomi viene spesso confuso con la schizofrenia che a differenza del sogno ad occhi aperti disadattivo annulla l’abilità dell’individuo di riconoscere la realtà dalla fantasia anche dopo approfondita elaborazione individuale o guidata da un professionista.
Sono laureata in traduzione e interpretariato con specializzazione in inglese e in russo. Adoro viaggiare per entrare in contatto con culture diverse e comprenderne gli usi e i costumi, infatti ho vissuto per un certo periodo a San Pietroburgo. Tra i miei maggiori interessi ci sono lo studio delle lingue, il cinema e la danza.