Un “sandwich” al colesterolo
3 min readIl colesterolo non è solo dannoso per il nostro organismo: sebbene sia noto soprattutto per il suo ruolo nella genesi di problematiche cardiovascolari, è un lipide dalle innumerevoli funzioni nel nostro organismo.
Il colesterolo ha consistenza simile alla cera e colore biancastro ed è coinvolto nella sintesi di ormoni, bile, ma svolge anche funzioni interessanti a livello delle membrane cellulari, nella fecondazione e nell’embriogenesi.
Sappiamo che la sua sintesi è sostanzialmente endogena, ad opera del fegato da cui dipende circa un 70-80% del colesterolo circolante nel nostro corpo, sappiamo anche che uno sbilanciamento cronico della qualità della dieta e/o una predisposizione individuale possono contribuire ad uno squilibrio di questo lipide tale da aumentarne l’accumulo in diversi distretti corporei, peggiorando lo stato di salute.
Questo accade perché il colesterolo è trasportato nelle sedi dove è necessario attraverso delle lipoproteine caratteristiche (le famose VLDL, LDL e HDL, sigle dall’inglese che indicano la densità delle lipoproteine e corrispondono rispettivamente a Very Low Density Lipoprotein, Low Density Lipoprotein e High Density Lipoprotein) che se presenti in rapporti alterati (più VLDL e LDL rispetto alle HDL) potrebbero accumularsi a livello delle pareti dei vasi sanguigni, creando placche e alterando la circolazione sanguigna, soprattutto a livello delle arterie.
Il colesterolo è presente negli animali, mentre nelle piante una funzione simile è svolta da altri lipidi che prendono il nome di fitosteroli, per questo a livello nutrizionale, le fonti di colesterolo in quanto tale sono solo prodotti di origine animale.
A livello cellulare il colesterolo svolge un ruolo importante e interessante: stabilizza e mantiene la struttura della membrana cellulare e permette una migliore funzionalità della stessa.
Ricordiamo infatti che tutte le cellule dei nostri tessuti sono delimitate da una membrana costituita da un doppio strato fosfolipidico a cui sono inframezzate diverse sostanze (soprattutto proteine e colesterolo) con funzioni e proporzioni altamente specifiche e variabili in base alle caratteristiche del tessuto osservato. I fosfolipidi della membrana cellulare sono caratterizzati da una “testa” idrofilica che viene attratta dalle molecole di acqua e si dispone rivolta verso l’esterno e l’interno della cellula e “code” idrocarburiche idrofobiche che per questo motivo si dispongono nella parte interna del doppio foglietto. Le code dei fosfolipidi possono essere costituite da catene di acidi grassi saturi (solo singoli legami tra gli atomi di carbonio) e catene di acidi grassi insaturi (doppi legami tra gli atomi di carbonio); in una struttura simile ad un “sandwich”, il cui “ripieno” è idrofobico.
Questa struttura è definita a mosaico fluido perché su ciascun foglietto i fosfolipidi sono piuttosto liberi di “scorrere” lateralmente.
Il colesterolo, anch’esso polare, si lega con la sua componente idrofilica (gruppo -OH) alle “teste” dei fosfolipidi, mentre allinea la sua componente idrofobica alle “code” dei fosfolipidi andando ad inframezzarsi alla struttura membranosa.
Questa disposizione del colesterolo rende più fluide le zone del foglietto membranoso che sarebbero più rigide per la presenza di code di acidi grassi saturi e al contrario irrigidisce le zone troppo “lasse” per la presenza di code idrocarburiche insature; con un effetto finale di stabilizzazione di tutta la membrana plasmatica.
Il colesterolo funge anche da filtro al passaggio di piccole molecole polari, che senza di esso sarebbero libere di attraversare la cellula.
Anche durante il processo di formazione dei gameti, la testa dello spermatozoo (contenente il nucleo e il DNA di questa cellula) è protetta da una coltre membranosa contenente colesterolo che preserva le strutture interne e che viene resa meno densa proprio per permettere la fecondazione della cellula uovo e l’avvio dello sviluppo del nuovo individuo.
Altra funzione importante è quella di impedire la cristallizzazione della membrana a basse temperature, infatti negli animali ibernanti e/o che vivono in climi rigidi, il colesterolo è maggiormente presente nelle membrane cellulari.
Il colesterolo inoltre permette l’ancoraggio saldo di proteine periferiche alla cellula, creando delle “zattere” lipidiche stabili a cui queste proteine sono ancorate.
Queste sono solo alcuni dei ruoli a livello di membrana di questo lipide famoso, tuttavia le sue funzioni all’interno della cellula e dell’organismo sono numerosissime e ancora oggi non del tutto chiarite.
Laureata in Dietistica presso l’Università degli Studi di Padova. Attualmente studio Medicina e Chirurgia presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Lavoro come dietista in libera professione e mi occupo prevalentemente di prevenzione e promozione della salute in giovani e adulti. Mi divido tra Verona, Padova e Bologna e sono appassionata di scienza, attività fisica e scrittura. Credo fortemente nella divulgazione scientifica come strumento utile e creativo per trasmettere conoscenze e informazioni importanti alle persone.