Cos’è il sesso?
6 min read{Nell’immagine in evidenza, Amore e Psiche di Hugh Douglas Hamilton, 1792-1793}
Cos’è il sesso? Cosa succede al nostro corpo quando ci innamoriamo? Esistono delle differenze cerebrali fra maschi e femmine? E’ possibile riconoscere una persona omosessuale dal suo cervello? Quant’è realmente romantico l’amore che possiamo provare per un’altra persona? In questa nuova rubrica cercheremo di fare chiarezza su tematiche abbastanza complesse e di eviscerarle nel modo più limpido possibile per comprendere diversi aspetti illuminanti e curiosi. Quasi tutto il contenuto di questa rubrica è stato ricavato dalle lezioni universitarie del Professor Robert Sapolsky, con qualche eventuale integrazione da testi universitari e divulgativi.
In questo primo episodio partiremo dalla fine, cioè l’atto riproduttivo, per poi andare a ritroso e capire cosa si agita nei meandri cerebrali degli esseri umani nel momento in cui si innamorano o stanno per innamorarsi.
La riproduzione
La riproduzione nei vertebrati si compie attraverso spinte pelviche, che sono dei movimenti geneticamente determinati. Significa che il nostro sviluppo biologico si configura affinché l’istinto riproduttivo sia innato in noi. E’ genetica anche la lordosi adottata dalle femmine di alcuni mammiferi (ad esempio i gatti) per facilitare la penetrazione. Si tratta di pattern comportamentali conservati alla perfezione fra le diverse specie dalla notte dei tempi per assicurarsi un maggiore successo riproduttivo.
Com’è noto, infatti, lo scopo della riproduzione è quello di diffondere il più possibile il proprio corredo genetico per conservarlo. Il culmine dell’atto è la secrezione dei liquidi sessuali. L’orgasmo femminile non è determinante per il concepimento ma facilita la fertilità aumentando la mobilità dello sperma, grazie alle contrazioni muscolari e il risucchio uterino dovuti agli spasmi di piacere, che accompagnano gli spermatozoi lungo la barriera del muscolo cervicale. Il termine biologico specifico è facilitazione. Inoltre la spossatezza conseguente all’orgasmo tenderà a far distendere la femmina, ragion per cui lo sperma non dovrà nuotare contro la gravità. Uno studio ha dimostrato che una donna trattiene un quantitativo di sperma decisamente maggiore quando raggiunge l’orgasmo tra un minuto prima e quarantacinque minuti dopo l’eiaculazione maschile.
Caratteristiche comuni e uniche del sesso
Lo scopo del sesso non è soltanto quello di diffondere il più possibile i propri geni, ma anche di divertirsi. Sono stati documentati casi di sesso non riproduttivo fra bonobo e alcuni cetacei come i delfini. Persino atteggiamenti come la masturbazione o i preliminari sono condivisi da alcuni primati. Quello che invece sembra essere “soltanto nostro” è il diritto universale alla riproduzione, nel senso che in nessuna cultura della Terra esistono individui a cui, per ragioni sociali imposte de altri, sia interdetto riprodursi; mentre fra le scimmie del Nuovo Mondo, i platirrini, e le marmosette, soltanto una coppia in un gruppo ha il diritto di accoppiarsi e figliare.
Ad essere tipicamente umana è la costruzione culturale e romantica sull’amore, il concetto di tradimento in senso stretto, ossia di attentato contro la fiducia, il sentimento, la persona e ciò che è stato costruito insieme. Lo è la concezione secondo cui l’amore debba essere eterno e sopravvivere a malattie, morte, miseria e tutti i mali del mondo. Lo è, infine, il pudore, il concetto per cui l’amore e il sesso rappresentino una cosa intima da non fare in pubblico.
Che cosa succede nel nostro cervello quando siamo innamorati?
Gli odori
Ad essere coinvolto è principalmente il sistema limbico, che costituisce il nucleo più antico della mente, responsabile fra l’altro del binomio istintivo aggressione-fuga ma anche della percezione di alcuni odori. Non è un caso che gli odori siano in grado di risvegliare emozioni o ricordi sopiti. Nei cani diventano un vero e proprio strumento di conoscenza.
Durante la respirazione, infatti, una discreta parte dell’aria inalata viene deviata verso l’organo vomeronasale, situato nella cavità nasale, che è in grado di avvertire i feromoni prodotti da altri individui. Questi veicolano informazioni come il sesso di chi li produce, se le sue gonadi sono intatte o meno, se è stato castrato, in che stato di salute è eccetera. E’ molto comune fra i cani annusare i genitali, che sono zone ricche di ghiandole. E’ il motivo per cui quando questi animali sono molto spaventati cercano di coprirli con la coda, perché il loro odore avrà una maggiore presenza di glucocorticoidi e altre sostanze chimiche che tradiranno il loro stato d’animo.
Per produrre e percepire gli ormoni sessuali è necessario non essere castrati. Negli esseri umani la capacità di percepire consciamente questi odori selvaggi è molto meno sviluppata, forse perché da generazioni viviamo in ambienti ormai civilizzati e siamo sommersi tutti i giorni da profumi di tutt’altro tipo.
Il sesso negli esseri umani
Tornando agli esseri umani, i punti cerebrali coinvolti nell’atteggiamento sessuale dipendono dal sesso di appartenenza. Nelle femmine la zona più attiva probabilmente è una sottosezione dell’ipotalamo chiamata nucleo ventromediale. Distruggendo questa zona infatti non si riscontra più alcun comportamento sessuale. Viceversa, stimolandola, si avranno gli stessi atteggiamenti che normalmente si avrebbero in fase di ovulazione. Il nucleo ventromediale e il mesencefalo sono punti importanti per i recettori di estrogeni, gli ormoni femminili per eccellenza.
Nei maschi le aree del cervello più sollecitate sono i nuclei mediali e preottici, che costituiscono specularmente punti importanti per recettori di androgeni. Studi effettuati con la risonanza magnetica hanno dimostrato senza alcun dubbio che gli uomini risultano essere più eccitati dagli stimoli visivi, a differenza delle donne. David Buss, uno psicologo evoluzionista, ha studiato per anni le preferenze sessuali di culture diverse, dagli abitanti del Taiwan ai pigmei Mbuti agli esquimesi delle Aleutine. Dal suo lavoro è emerso che le donne risultano essere maggiormente attratte dalle risorse materiali e dalla posizione sociale degli uomini piuttosto che dal loro aspetto fisico.
Cultura o natura?
Un altro dato certo concerne la diversa forza del pensiero sessuale tra uomini e donne. Gli uomini pensano al sesso più delle donne: avvertono una pressione sulle gonadi e nella prostata se non eiaculano spesso. I centri cerebrali di elaborazione del desiderio e delle fantasie sessuali sono più sviluppati negli uomini piuttosto che nelle donne e alcuni studi dimostrano come gli uomini tra i 20 e i 30 anni pensino al sesso ogni 52 secondi, a differenza delle donne, che ci pensano in media una volta al giorno o 3-4 volte nei giorni in cui sono più fertili. (Bancroft 2005; Laumann 1999, 2005; Lunde 1991)
Un’altra differenza tra i sessi risiede nel fatto che nel cervello delle donne, affinché raggiungano l’orgasmo, l’amigdala deve spegnersi (ed è la ragione per cui spesso le donne raggiungono l’orgasmo più tardi rispetto agli uomini) mentre nei maschi l’amigdala risulta essere molto coinvolta ed è anche più sviluppata. Ricordiamo che l’amigdala è strettamente connessa a sensazioni come ansia, paura e soprattutto aggressività. I nuclei mediali e preottici sono più legati alla performance sessuale, mentre l’amigdala riguarda la motivazione sessuale.
Potrebbe essere una delle ragioni per cui alcuni maschi presentano un comportamento patologico e pericoloso a causa del quale non distinguono le pulsioni sessuali da quelle aggressive. Nel controllo delle pulsioni di questo tipo ha una grande importanza la corteccia prefrontale, la “sede della razionalità”, più sviluppata nelle donne rispetto agli uomini. Infatti individui con una corteggia prefrontale danneggiata hanno un comportamento sessuale molto grave. Per esempio, in una casa di riposo in Martinez, un uomo di 80 anni circa con dei danni nella corteccia frontale stuprò una donna.
Per adesso mi fermo qui. Continueremo nel prossimo articolo!
Studio biotecnologie mediche. Sono un appassionato di scienze e filosofia e amo l’arte in tutte le sue forme. Sono profondamente convinto che la Bellezza debba essere il baluardo che guida ed emoziona il mondo, pertanto è necessario conoscerne le declinazioni culturali e inebriarsene. Membro del Cicap e del circolo scacchistico estense
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