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Aprile 29, 2025

IL BELPAESE INTERCONNESSO

4 min read
Il sistema nervoso centrale della civiltà odierna è costituito da infrastrutture strategiche per telecomunicazioni e distribuzione di energia Inoltre, grazie al rilancio del turismo gli italiani di domani vivranno connessi in rapporti reali.

Non solo zone costiere

In Italia, nell’ultimo decennio è cresciuta l’attenzione verso le aree interne e le regioni periferiche, grazie alla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) promossa nel 2012, finalizzata al rafforzamento del  comparto turistico, e non solo.

La ricchezze naturali e culturali del nostro Paese sono un asset da salvaguardare nel lungo periodo: le cure costanti di  cui abbisognano sono un potenziale portatore di inedite opportunità occupazionali.

Un concreto “rischio abbandono” è fomentato dal combinato disposto del declino demografico di lungo periodo e della lontananza fisica dai principali poli che offrono servizi di interesse primario, come ad esempio ospedali, scuole e ferrovie.

Campanili abbandonati, tra incuria e cambiamento climatico

Poco prima della peste nera del lontano 1348, la popolazione europea passò da 74 milioni di abitanti nel 1340 ai 52 milioni nel 1400. 

Il sistema nervoso centrale della società di allora non era costituito da infrastrutture stradali, funzionali alla comunicazione ed alla distribuzione di energia elettrica. 

Lo scorso ottobre 2018 una tempesta, ribattezzata Vaia, ha devastato ettari su ettari delle foreste dolomitiche. Ne sono conseguiti danni ad automobili, case private, capannoni, rete elettrica con blackout ad intermittenza. Il cambiamento climatico appare essere il prevalente fenomeno scatenante, anche se molte delle superfici colpite erano foreste fragili e sfruttate dall’uomo.

In un tempo in cui la popolazione europea era inferiore a quella italiana di oggi, foreste e praterie potevano prosperare indisturbate anche in assenza dell’uomo.

Dove l’erba continua a crescere

In un precedente articolo sono state analizzate le inattese conseguenze del disastro di Chernobyl nel lungo periodo.

Le tendenze descritte poc’anzi sono esasperate dalla passata tendenza all’urbanizzazione.

ll numero di Comuni in Italia si attesta di poco sotto quota 8000. A titolo di paragone, i vicini francesi (meno di dieci milioni di abitanti in più) risultano essere agglomerati su 34000 Comuni.

Un sesto circa della popolazione italiana risiede in Comuni sotto i 5000 abitanti ed il doppio (venti milioni di abitanti) di essi è concentrato in sole in 106 città. Ad oggi abbiamo già “perso” – nel periodo compreso tra il 1991 e il 2019 – 175 campanili.  

Una mutua collaborazione tra strutture militari e le emergenti realtà del servizio civile?

Con l’avvento della green economy prendono piede nuove attività quali ad esempio- il plogging e l’agricoltura sociale. Esse sono portatrici di sostenibilità e di uno stile di vita sano, e pertanto, seppur indirettamente di notevole valore aggiunto.

La cura delle foreste e dei boschi potrebbe rientrare tra i compiti assegnati per un prossimo servizio civile-militare riorganizzato.

L’agricoltura sociale rientra per esempio nel ventaglio di soluzioni di welfare aziendale, oltre a rappresentare una soluzione per occupare la massa crescente di persone che potrebbero essere estromesse da un mondo del lavoro in cui l’intelligenza artificiale la fa da gigante.

Si potrebbe prevedere un periodo di lavoro di tre mesi consecutivi o articolato in settimane lavorative supercorte di tre o quattro giorni (prevedibile in avvenire) molto intenso e senza molti comfort,  di tipo “militarizzato”. In una fabbrica, in una miniera, in una fattoria o nei servizi cittadini (per esempio tre mesi all’ anno).  Il compenso potrebbe consistere nell’erogazione di un minimo vitale, per i giorni non lavorati, pagabile, per esempio, sotto forma di stipendio mensile assicurato. 

Quanto alla manutenzione di boschi e foreste, l’odierno allungamento dei periodi di siccità – osservato nel nostro Paese e più in generale nel Sud Europa – porta con sé un più alto rischio di incendio in Paesi collocati a medie latitudini come il nostro. La manutenzione del bosco può essere orientata allo sfoltimento e alla pulizia finalizzate alla riduzione del carico di incendio ed al contempo può fornire materiale di recupero che può essere valorizzato a fini energetici.

In diverse regioni del nostro Paese da anni si interviene sulle foreste con scrupolo, attenti a non disattendere regole e certificazioni (PEFC e FSC).  

Sono site in queste regioni le prime foreste al mondo ad aver calcolato scientificamente e verificato secondo la procedura di certificazione internazionale del Forest Stewardship Council® (FSC®) i benefici degli alberi sul genere umano.

Il servizio civile in Europa e nel mondo

I potenziali risvolti positivi potrebbero riguardare anche i sistemi sanitari, l’offerta di servizi pubblici ed alle imprese, con una “riserva” di cittadini che scende in campo laddove un’emergenza creasse una domanda che l’offerta (dell’amministrazione o del mercato) non può soddisfare (recentemente quella di medici, di infermieri, di tecnici in grado di assicurare produzione e manutenzione di apparecchiature necessarie per la terapia intensiva).

Interessante è l’esempio di Israele dove l’obbligo è per entrambi i sessi, per un periodo di tre anni per gli uomini e di due anni per le donne.

Uno dei modelli cui ispirarsi in Europa può essere quello svizzero che prevede la coscrizione obbligatoria per tutti i cittadini della confederazione, anche se le donne aderiscono volontariamente.

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