Il presepe all’uncinetto più lungo d’Italia è a Cerreto Guidi
5 min readIn gran parte delle nostre città questo è sicuramente il periodo più magico dell’anno. Con i borghi che si vestono a festa, le case che si riempono di regali e i tanti mercatini sparsi in ogni dove, è impossibile non avere voglia di festeggiare il Natale. Da Nord a Sud sono molte le occasioni per celebrare le festività e tenere vive le tradizioni. D’altronde il nostro paese è prolifico di eventi e ricorrenze e l’appuntamento con la Navità viene sempre vissuto con grande gioia.
Tra i tanti appuntamenti che, anno dopo anno, caratterizzano questo periodo, in Toscana, esiste un progetto che unisce la tradizione e costituisce un grande valore simbolico. Realizzato solo di recente e ancora in fase di costruzione, il presepe all’uncinetto è una di quelle idee originali e fuori dai canoni, che di certo merita una visita. Che siate residenti, turisti o appassionati, questo progetto, nato dalla maestria di una giovane artigiana, è un vera e propria opera d’arte. Lo scorso anno è stato premiato come il presepe all’uncinetto più lungo d’Italia ed ha raccolto consensi e visite speciali. Ogni anno si amplia e il ricco insieme di personaggi esposti aumenta di volume. Nato su base volontaria, si arricchisce delle offerte dei suoi visitatori che contribuiscono a farlo crescere e a renderlo accessibile.
Il presepe più lungo d’Italia
A Cerreto Guidi, paese tra le pievi e le dolci colline della provincia di Firenze, c’è un presepe che vanta il primato di essere il più grande d’Italia. E’ interamente realizzato con l’uncinetto e costituisce una delle rappresentazioni della Natività più interessanti e particolari dello stivale. Arricchito dalle opere di piccoli e grandi presepisti, ogni anno vede la presenza di importanti artisti internazionali.
La sua storia
Tutto nasce nel 2013 quando Gessica Mancini, artigiana di Cerreto e madre di 3 figli, scopre di essere affetta dal morbo di Parkinson. Malattia terribile e particolarmente difficile da gestire che rende le giornate e le notti della donna ripetitive e faticose. Così, per combattere l’insonnia e scacciare i pensieri negativi, l’artigiana comincia a dedicarsi alla pratica dell’uncinetto. Finisce per realizzare un presepe che ammalia amici, parenti e conoscenti. Da qui l’idea di realizzare, l’anno successivo, la Natività all’uncinetto, opera che andrà a concorrere nella manifestazione locale “La via dei presepi”. Gessica realizza un presepe di un metro e cinquanta centimetri e si aggiudica il primo premio. Successivamente si circonda di un gruppo di lavoro composto da altrettante artigiane dette dame e con loro da vita all’associazione “Le dame dell’uncinetto”. Grazie all’entusiasmo e alla passione di queste volontarie, il progetto cresce e si amplia fino a diventare una vera e propria opera d’esposizione. Oltre ai classici personaggi, si deciderà di riprodurre l’intero borgo di Cerreto Guidi con i suoi orti, le sue coltivazioni e la classica campagna toscana. Alle ambientazioni si aggiungono poi le riproduzioni delle abitazioni e delle botteghe. Tutte curate nei minimi dettagli. A Natale del 2015 l’opera viene soprannominata “Miniatura di Cerreto Guidi” e arriva ad attrarre più di 20.000 spettatori. Verrà aggiunta allora anche la raffigurazione della Villa medicea che svetta nel borgo e costituisce uno dei suoi simboli turistici e culturali più importanti: le dame realizzeranno a mano più di 7000 mattoncini di circa 4 centimetri che mostrano la famosa scalinata del Buontalenti. Da un metro e mezzo di diametro si arriverà ad ottenere un presepe di 26 metri che continua a crescere e di anno in anno e si arricchisce sempre di personaggi, scenari e particolari nuovi. Basti pensare infatti che il presepe è arrivato perfino a raffigurare la vicina Vinci, terra natale del grande genio del Rinascimento, Leonardo.
Curiosità sul presepe
Arrivato fino alla lunghezza di 30 metri, il presepe è stato realizzato tramite una antica tecnica giapponese che consente, attraverso un filo di cotone, di cucire insieme piccole immagini. In più quello che rende “diverso” il presepe rispetto ai classici della tradizione riguarda prettamente la sua collocazione geografica. Questo presepe infatti non è collocato a Betlemme ma direttamente nel borgo toscano. Il bambin Gesù non si trova in una grotta ma in una casa di campagna toscana. Intorno si vede l’ambientazione del borgo e la raffigurazione del paese vicino (Vinci). A concludere la rappresentazione c’è Leonardo da Vinci insieme ad Isabella de Medici, figura storica di grande importanza per la storia del borgo.
Il presepe all’uncinetto è dunque un esempio di valorizzazione di quelle che sono le antiche tradizioni. Con la sua opera, Gessica ha voluto rendere omaggio al suo paese d’origine realizzando un progetto che riesce ad unire artigianalità e rivisitazione. Da non dimenticare poi l’attenzione e l’interesse che ha suscitato: il presepe infatti è arrivato fino in Vaticano, direttamente dal Papa.
Gessica Mancini infatti ha avuto l’occasione di incontrare il Santo Padre e a lui ha consegnato la sua raffigurazione suscitando la gioia e lo stupore del Pontefice. A questo poi vanno aggiunte le visite di esponenti della politica locale e dei tanti visitatori che non mancano di lasciare le proprie offerte.
Il progetto infatti nasce su base volontaria e si nutre unicamente della maestria e della sapienza delle sue “dame”. Le spese però sono molte e spesso la difficoltà che Gessica e le sue volontarie incontrano sono insostenibili. Per questo capita che la volontà delle ideatrici si scontri con le reali problematiche che legano progetto e logistica. A questo proposito questo presepe merita l’attenzione e l’aiuto di tutti. Dunque chi può, chi è appassionato, chi non lo conosce o chi semplicemente ha deciso di visitare la Toscana in queste feste, non perda l’occasione di fare una visita. Il presepe è aperto, su prenotazione, dall’ 8 Dicembre a metà Gennaio.
Per informazioni:
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Laureata in Scienze della Comunicazione, scrivo per passione occupandomi di cultura. Attualmente sono alla ricerca di un impiego ma negli anni passati ho ricoperto varie figure in ambito digital e comunicazione. Amo il cinema, il teatro e lo spettacolo dal vivo e nutro grande interesse per la scrittura e il giornalismo. Nel tempo libero faccio volontariato e continuo ad ampliare la mia formazione occupandomi di web marketing e comunicazione social.