Dicembre 21, 2024

Il problema dei 3 corpi: enigma cosmico e letterario

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Annunciata la seconda stagione de "Il problema dei 3 corpi", la serie Netflix dai creatori di Game of Thrones.
Il problema dei 3 corpi

Il problema dei 3 corpi

A Marzo 2024 la piattaforma streaming Netflix ha reso disponibile una nuova serie TV di fantascienza (ideata dai creatori del Trono di Spade David Benioff, D. B. Weiss e Alexander Woo) in otto episodi: “Il problema dei 3 corpi”, con altalenanti risultati di ascolto in tutto il mondo.

La serie è tratta dall’omonimo romanzo (primo di una trilogia) dello scrittore cinese Liu Cixin ma in Cina è già stata realizzata una serie più completa, composta da 30 episodi (tre stagioni, in streaming su Rakuten Viki). Perché ce ne stiamo occupando solo ora? In effetti, abbiamo cercato prima di capirci qualcosa…si, perché “Il problema dei tre corpi” è proprio un bel rompicapo.

Qual è il problema dei 3 corpi?

Il titolo del romanzo di Liu Cixin allude a una delle questioni più famose e dibattute della meccanica celeste, una disciplina che analizza il movimento di pianeti, satelliti, asteroidi e altri corpi attraverso un approccio fisico-matematico. 

Ma che cos’è esattamente questo problema e come si inserisce nella narrazione? In astronomia, il “problema dei tre corpi” si riferisce alla difficoltà di prevedere con precisione il movimento di tre corpi celesti che interagiscono gravitazionalmente tra loro. A differenza di un sistema a due corpi, dove il moto è relativamente ‘semplice’ da calcolare grazie alle scoperte di Newton, la presenza di un terzo corpo introduce un elemento di caos e imprevedibilità.

La storia (SPOILER ALERT!)

Senza entrare troppo in un ambito che non compete a questo articolo, possiamo dire con certezza che nel romanzo, il problema dei tre corpi (celesti) è il perno della narrazione. La storia racconta di un’umanità alle prese con l’imminente invasione di una civiltà aliena proveniente da un sistema stellare dominato da tre soli, chiamato appunto Trisolaris. La difficoltà di prevedere il comportamento caotico di questi tre corpi rende impossibile per gli esseri umani immaginare uno scenario e pianificare una difesa efficace. Parliamo di una pianificazione dettagliata e frutto di ricerca perché la civiltà dei San-Ti – questo il loro nome – ha annunciato con precisione la data della propria venuta sulla Terra, per noi un tempo di circa 400 anni. L’umanità ha quindi tutto il tempo per prepararsi…

La storia si dipana in più piani temporali: gli anni ‘60 della Rivoluzione Culturale Cinese, dove la protagonista è una scienziata che in un luogo remoto e segretissimo della Mongolia, riesce a captare il segnale extraterrestre e – letteralmente – “invita” gli alieni a prendere possesso della terra. L’altro scenario è ambientato nella contemporaneità, tra Londra e Oxford: qui ci sono alcuni ricercatori e imprenditori illuminati, tutti accomunati dallo studio della fisica, e altrimenti detti “i cinque di Oxford”. Ed è proprio in Europa che le vicende dei ricercatori si intrecciano con quelle del detective Da Shi: i primi sono alle prese con un misterioso videogioco che giunge in maniera oscura ai cinque e li introduce in maniera traumatica alla verità della futura invasione, il secondo deve invece dipanare la matassa di alcuni misteriosi omicidi che si susseguono e che, come vedremo, sono legati a doppio filo con la vicenda aliena.

Il videogioco è un altro punto centrale della storia, si collega con la storyline delle morti misteriose e con quella aliena. Non vogliamo spoilerare troppo, vi invitiamo quindi a scoprire tutte le connessioni del caso, guardando le puntate. Possiamo solo dire che si tratta di una realtà immersiva accessibile tramite un luccicante caschetto visore, diversa per ogni giocatore, con alcuni classici elementi alla D&D, ma con la medesima missione: salvare il mondo virtuale da ciò che accade ripetutamente e inevitabilmente quando i tre corpi si allineano. E cosa accade quando i tre corpi si allineano? Si verifica la sigizia, nientemeno che una vera e propria apocalisse. Game over.

A latere di tutto ciò, quando il “nostro” mondo viene a conoscenza della futura invasione, l’umanità reagisce nei modi più disparati: disperazione, cinismo, disinteresse, ricerca, religione e proselitismo. Tutta la gamma dei sentimenti umani di fronte a una rivelazione di questa portata, si srotola in un ventaglio drammatico. Non mancano personaggi peculiari come quello di Tatiana, una ragazza che abbraccia l’avvento degli invasori come fosse un nuovo credo, una nuova religione a cui dedicarsi anima e corpo (qualcuno ricorderà a questo punto la setta dei “Colpevoli Sopravvissuti” in quel capolavoro che è The Leftovers, serie TV HBO del 2014).

Un’accoglienza tiepida

Fantascienza, plot twists, diversi livelli temporali, sotto trame romantiche, gialli misteriosi e giovani rampanti. Gli ingredienti sembrano esserci tutti ma la ricetta non appare perfetta. “Il problema dei 3 corpi” non ha avuto il successo sperato nonostante grandi nomi per gli showrunner, un investimento economico non indifferente, una lettura nuova e laterale del soggetto “invasione aliena” e una massiccia campagna pubblicitaria (ricordiamo i tabelloni delle partenze della stazione Termini a Roma invasi dalla scritta “SIETE INSETTI”). Saranno i personaggi poco credibili e sempre incredibilmente perfetti (vedi la scienziata Auggie Salazar, sempre fresca di parrucchiere nonostante l’apocalisse dietro l’angolo), il detective troppo incasellabile nel suo genere, dialoghi improbabili (a volte troppo semplicistici vista la materia trattata, a volte degni di ​​Erwin Schrödinger), l’assenza della costruzione di un mondo narrativo identificativo e riconoscibile nel quale calarsi, nel quale non si vede l’ora di tornare (quel mondo così ben disegnato ad esempio per Il Trono di Spade). D’altro canto, sappiamo che l’autore dei romanzi ha dato completa carta bianca agli sceneggiatori per effettuare espansioni, aggiunte, modifiche e posposizioni rispetto al testo originale.

La seconda stagione

Nonostante gli ascolti non eccezionali (e sappiamo quanto le piattaforme streaming siano avvezze a cancellare serie TV adorate dal pubblico – come nel caso di “1899”, sempre a marchio Netflix – ma non performanti a livello di audience), proprio di questi giorni è la notizia che “Il problema dei 3 corpi” è stata rinnovata per una seconda stagione e un numero imprecisato di episodi e stagioni. Avremo quindi modo di ricrederci e di sperare in un migliore sviluppo di un soggetto così originale e aperto.

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