Il teatro anatomico dell’università di Padova
3 min readLa cucina anatomica o teatro anatomico dell’università è il più antico luogo di osservazione anatomica stabile al mondo. Ancora perfettamente conservato, si trova presso la sede storica dell’università di Padova: palazzo del Bo (così denominato perché nacque negli ambienti di una locanda detta “Locanda del Bove”).
Il progetto
Pare che la realizzazione di questo teatro fu voluta da Girolamo Fabrici d’Acquapendente, notissimo professore di anatomia. Questa ebbe inizio nel 1594 e portata a termine l’anno successivo, probabilmente progettata da Fra Paolo Sarpi. Il teatro è costituito da una straordinaria struttura in legno in stile rinascimentale, a base ellittica e a forma di cono rovesciato. Si suddivide in sei ordini di balaustre che si innalzano intorno al tavolo settorio. In origine il parapetto arrivava fino al bacino dello spettatore. Ma lo spettacolo osservato spesso destava sgomento e nausea, tanto che non era raro assistere a qualche svenimento; per evitare che ci fossero degli incidenti durante lo studio autoptico, le balaustre vennero innalzate fino all’altezza del petto. Tale struttura poteva ospitare nei sui stretti spazi (larghi circa 40 cm) fino a 250 spettatori in piedi.
La funzione del teatro anatomico
In passato ( a partire dal XVI sec. ) per lo studio anatomico sui cadaveri erano allestiti spazi provvisori che venivano smontati e rimontati a seconda delle necessità. Il teatro anatomico di Padova è il primo osservatorio anatomico stabile al mondo. Questa struttura permanente permetteva uno studio pratico di anatomia tramite la dissezione dei cadaveri. Infatti fino a quel momento l’insegnamento di Medicina e Anatomia era stato prevalentemente teorico e accompagnato nella pratica solo attraverso lo studio di cadaveri animali. Da qui in poi la dissezione e l’analisi di corpi umani divenne sempre più frequente, tanto che era la stessa Serenissima a fornire due cadaveri l’anno di condannati a morte. Sulla porta comunicante con la stanza dove è collocato il teatro anatomico si trova l’iscrizione: MORS UBI GAUDET SUCCURRERE VITAE, ovvero “questo è il luogo in cui la morte gioisce nell’aiutare la vita”.
E’ evidente da questa iscrizione che tali pratiche fossero indispensabili per una migliore conoscenza in campo medico. Il professore sedeva su una sedia di noce collocata vicino al tavolo settorio. Vicino a questi vi erano due studenti che avevano frequentato almeno due anni del corso di medicina, detti “Massari”. Sulle balaustre venivano disposti tutti gli altri spettatori, che potevano essere più vicini a seconda dell’importanza politica e dell’anno frequentato presso la facoltà di medicina. Dopo l’analisi svolta sui cadaveri questi dovevano ricevere degna sepoltura presso la vicina chiesa di S. Martino. Il teatro rimase in uso sino al 1872 quando la facoltà di Medicina venne trasferita nell’ex convento di San Mattia. Dal 1922, per alcuni decenni, questo ambiente fu riadattato a Museo dell’Università ed è tutt’oggi visitabile.
Per saperne di più:
https://mediaspace.unipd.it/media/Cucina+anatomica+e+Teatro+Anatomico/1_l891cs2b
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Teatro_anatomico_di_Padova
https://www.unipd.it/teatro-anatomico
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Ho conseguito la laurea di primo livello in lettere moderne e contemporanee presso l’università di Macerata e la laurea magistrale in Italianistica presso l’Almamater Studiorum di Bologna. Attualmente frequento un master sui DSA presso l’università di Urbino Carlo Bo. Credo nella necessità della trasmissione della cultura e del sapere come forma di riscatto sociale e come unica arma valida contro l’egoismo dell’essere umano.
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