La bandiera della Lombardia
2 min readAl termine di una trattativa pluridecennale, il 29 Gennaio 2019 il Consiglio Regionale scelse di adottare per la bandiera della Lombardia un drappo rettangolare recante una rosa camuna stilizzata. Il verde rimanda alle sconfinate distese della Pianura Padana, mentre l’argento dello stemma aspira ad essere simbolo della luce.
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La rosa camuna costituisce la più nota e ricorrente tra le incisioni rupestri rinvenute in Val Camonica, località montuosa in provincia di Brescia. Tale valle vanta un primato alquanto lusinghiero, ossia essere stata il primo sito italiano tutelato dall’UNESCO quale patrimonio dell’umanità, dal 1979.
Come suggerisce il nome, si tratta di una geometria che si sviluppa a forma di girandola, ricalcando la fisionomia del fiore. Si ritiene unanimemente risalga ai Camuni, una popolazione stanziata lungo le Alpi centrali durante l’età del ferro (I millennio a.C). Negli innumerevoli ritrovamenti (ben 92), viene associata a guerrieri preistorici intenti a danzarvi attorno proteggendola al contempo dai nemici, il che farebbe propendere per una interpretazione in chiave apotropaica e totemica. Il suo significato autentico rimane tuttora oggetto di dibattito ad opera degli studiosi.
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Nell’immagine in evidenza il monumento equestre a Giuseppe Garibaldi, figura centrale per il Risorgimento italiano, presso il Largo Cairoli a Milano. Sullo sfondo la Torre del Filarete, la più celebre e immaginifica del complesso fortificato sforzesco, fatto erigere nel XV secolo dall’allora Duca di Milano Francesco Sforza. La torre fu in origine adibita ad armeria e crollò nel 1521 per la negligenza di un soldato francese che innescò per errore un ordigno esplosivo. Fortunatamente, sulla scorta di alcune illustrazioni risalenti al XVI secolo, l’architetto Beltrami riuscì a restaurarla nel suo aspetto originario entro il 1905.
Ho conseguito la maturità classica nel 2015, la laurea di primo livello in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano nel 2019 e la laurea magistrale nel 2021 in Chemical Product Engineering con particolare enfasi per i bioprocessi industriali e le tecnologie di formulazione farmaceutica e cosmetica. Traggo la mia linfa vitale da interessi poliedrici, tra cui la filosofia e l’antropologia, e da una inclinazione naturale alla speculazione teorica al servizio di risvolti concreti nella quotidianità.