La bandiera della Puglia
3 min readLa bandiera della Puglia si compone di un tricolore italiano, con la banda centrale bianca dilatata in maniera tale da alloggiare la denominazione “Regione Puglia”, e di uno stemma denso di simbolismi e rievocazioni storiche:
Di Angelus – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22952675
L’albero di ulivo si può interpretare sia come augurio di pace e fratellanza, sia come riferimento alla ricchezza del territorio di tali piante ed alla produzione di olio extravergine d’oliva, una delle eccellenze enogastronomiche trainanti l’economia locale;
La corona che sormonta lo scudo è Federiciana, ossia celebra Federico II di Svevia, lo “stupor mundi” e “puer Apuliae” che divenne Imperatore del Sacro Romano Impero. Nipote di Federico Barbarossa, fu una delle personalità più eclettiche, magnetiche ed influenti nella storia dell’umanità, al punto da alimentare una nutrita serie di miti e leggende popolari, tanto positive quanto malevole. Tra le altre, papa Gregorio IX lo dipinse come l’Anticristo per la sua politica laica e marcatamente multiculturale (era solito circondarsi di artisti provenienti da ogni dove e farsi scortare da guardie arabe);
I sei cerchi verdi su base aurea alla sommità dello scudo rappresentano le sei province pugliesi (Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce);
L’ottagono centrale è una stilizzazione dell’architettura di Castel del Monte, nel comune di Andria, e costituisce un altro riferimento all’imperatore Federico II, che lo fece edificare nel XIII secolo e se ne servì come fortezza e dimora. La funzione originaria di tale edificio è tuttora oggetto di dibattito ad opera degli addetti ai lavori, e fiumi di inchiostro sono stati versati per decifrare alcuni motivi simbolici ricorrenti al suo interno. La chiave di lettura più “prosaica” suggerisce che l’ottagono sia semplicemente la forma di una corona, mentre altre più suggestive vorrebbero che rappresentasse la sovrapposizione di un quadrato ed un cerchio, in senso figurato i simboli di terra e cielo e pertanto di un passaggio ultraterreno. Un’altra ancora vi ha individuato dei richiami a tradizioni astrologiche ed esoteriche.
Nell’immagine in evidenza si possono ammirare gli iconici trulli nei pressi di Alberobello (Bari). Si tratta di costruzioni coniche in pietra a secco (senza il ricorso a leganti o malte), tradizionali della Puglia centro meridionale, evoluzione del modello preistorico di cupola (la thòlos). Al di là delle svariate ipotesi storiche e di alcune stravaganti interpretazioni simboliche formulate sulla loro origine, è ormai noto che furono edificati per accogliere temporaneamente, o in qualità di dimora abituale, gli agricoltori al servizio dei proprietari terrieri (i cozzari, nella lingua locale). Dal 6 dicembre 1996 tali costruzioni sono tutelate come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
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Ho conseguito la maturità classica nel 2015, la laurea di primo livello in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano nel 2019 e la laurea magistrale nel 2021 in Chemical Product Engineering con particolare enfasi per i bioprocessi industriali e le tecnologie di formulazione farmaceutica e cosmetica. Traggo la mia linfa vitale da interessi poliedrici, tra cui la filosofia e l’antropologia, e da una inclinazione naturale alla speculazione teorica al servizio di risvolti concreti nella quotidianità.