La figura di Joker tra fumetti e cinema
4 min readÈ appena uscito al cinema “Joker: Folie a Deux”, sequel del fortunatissimo “Joker” del 2019 (valso al protagonista Joaquin Phoenix il premio Oscar come Miglior attore). Si tratta solo dell’ultima di una lunga serie di rappresentazioni cinematografiche di questo personaggio, estremamente complesso grazie alle sue numerose sfaccettature.
Joker nei fumetti
Questo personaggio si colloca all’interno di quello che possiamo definire “universo DC” (l’altra grande gamma di fumetti insieme alla Marvel), ossia in tutta una serie di storie che lo vedono nel duplice ruolo di protagonista/antagonista. É infatti la nemesi perfetta di Batman, eroe incontrastato della fantomatica Gotham City (che altri non è che il miliardario Bruce Wayne): uno lotta per sconfiggere il crimine, l’altro ne è il fautore. Questo filo invisibile che lega i due personaggi è dato anche dal fatto che i genitori di Wayne furono uccisi come diretta conseguenza delle azioni di Joker, con il piccolo Bruce testimone di tutta la scena.
Non è ben chiaro -almeno dai fumetti- quale sia il passato di Joker e come mai abbia sviluppato la personalità folle e criminale che lo contraddistingue, ma è invece un tratto comune sia nei libri che nei film l’aspetto caratteristico del personaggio: capelli verdi, viso bianco e sorriso rosso stampato sul viso (derivati dalla caduta dell’uomo in un container pieno di acido).
Un altro aspetto che accomuna la rappresentazione del personaggio sia nei fumetti che nelle trasposizioni cinematografiche è il suo essere uno dei più pericolosi villain che siano mai stati creati: è senza scrupoli, e trae giovamento dall’uccidere le persone.
Evoluzione di Joker nel corso degli anni
Profilo psicologico di Joker
La maggior parte del vissuto di Arthur Fleck/Jack Napier ha notevolmente influito sulla sua trasformazione in Joker: di fatto, non è mai stato apprezzato del tutto ma anzi, è stato deriso e maltrattato. Ciò non ha fatto altro che incrementare dei disturbi psicologici fino a quel momento latenti, dovuti ad un suo bisogno di piacere, di emergere, ma anche di divertire (nel film cerca infatti di essere un comico, fallendo).
Ufficialmente, al protagonista di questa storia è stato diagnosticato un disturbo narcisistico della personalità con deliri psicotici, a cui si aggiunge la depressione, la psicosi e un disturbo neurologico che gli provoca un tic -una caratteristica risata incontrollabile-.
Il rapporto con Harley Quinn
Il primo incontro tra i due avviene all’Arkham Asylum, struttura dove Joker viene rinchiuso a causa dei suoi disturbi psicologici: Harley, il cui vero nome è Harleen “Lee” Quinzel, è inizialmente la psichiatra dell’uomo. Pian piano, il rapporto tra i due inizia a prendere una piega diversa: tra una confessione e l’altra -vera o falsa che sia-, Harleen si innamora perdutamente del suo paziente, pendendo dalle sue labbra e sviluppando una sorta di devozione nei suoi confronti. La devozione è tale dal farla arrivare alla decisione di far evadere Joker dalla struttura, cosa che poi effettivamente avrà successo: forti di questa libertà, i due inizieranno una carriera criminale, con Quinzel che assumerà ufficialmente i panni di Harley Quinn, seguendo le “orme” di Joker con un costume circense.
Si può dire che i due abbiano una relazione tossica dal momento che Joker, perfettamente conscio dei sentimenti che la sua ormai ex psichiatra ha sviluppato nei suoi confronti, sfrutta la situazione a suo vantaggio -non ricambiando del tutto i suoi sentimenti- nella sua lotta contro Batman. Nonostante venga a volte anche maltrattata fisicamente e mentalmente, Harley è talmente soggiogata e accecata dall’amore che non riesce a ribellarsi e allontanarsi. Di fatto, la ragazza vede il suo futuro solo ed esclusivamente accanto a Joker.
Nei film
Seppur per la maggior parte degli spettatori la trasposizione cinematografica migliore è stata resa dal compianto Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, la prima rappresentazione del personaggio prese vita grazie a Jack Nicholson nel 1989. Sono due interpretazioni diverse, ma lo è ancora di più il Joker di Jared Leto in Suicide Squad (sembra essere più empatico nella sua “relazione” con Harley Quinn). Ultima, ma non meno importante, è per l’appunto l’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix, altrettanto apprezzato dal pubblico e dagli amanti del mondo DC Comics.
Anche Harley Quinn è apparsa sul grande schermo, sia da sola che con il suo amato: l’interpretazione più iconica la si deve all’attrice Margot Robbie.
ll Joker di Jared Leto e la Harley Quinn di Margot Robbie
Proprio grazie ai film, sia Joker che Harley Quinn hanno acquisito una notevole popolarità, diventando di fatto un fenomeno nella cultura di massa.
Sono Sara, studentessa di lingue e culture per il commercio internazionale presso l’Università di Verona. Amo scoprire nuove culture e tradizioni attraverso il viaggio, grazie al quale mi sono appassionata alle lingue straniere, ed in particolar modo all’inglese e allo spagnolo. Tra le mie passioni figurano la danza e il canto, due discipline che mi accompagnano sin da piccola e attraverso le quali riesco ad esprimere me stessa, così come la lettura di libri, trascorrere il tempo ascoltando musica e guardare film e serie TV. Uso inoltre la scrittura (creativa e non) come valvola di sfogo per fuggire dalla realtà quando mi ci sento intrappolata. Se mi chiedessero cosa è per me la comunicazione al giorno d’oggi potrei tranquillamente dire che è uno dei vettori su cui si basa la società moderna, ed è perciò di fondamentale importanza veicolarla correttamente