L’UNIVERSO DEL WELFARE-STATE
4 min readIl welfare-state consiste nel vasto insieme delle politiche sociali tese a proteggere i cittadini, in primis da situazioni di bisogno.
In un mondo ipertecnologico, lo Stato sociale potrebbe trovarsi a dover assicurare una vita in vacanza a molti dei suoi cittadini…Da chi è composto l’esercito di non occupati in età lavorativa? I soggetti inattivi sono coloro che non studiano e non cercano lavoro. Gli inoccupati sono i soggetti in cerca della prima occupazione. La galassia dei non occupati è completata dai percettori di trattamenti pensionistici, in primis pensioni minime e pensioni di vecchiaia.
Le erogazioni volte a sostenere i nuclei familiari con figli a carico non sono sufficienti per completare il vasto universo del welfare-state.
In generale, il welfare-state affonda le sue radici nel XIX secolo. Per quanto riguarda le pensioni, il primo atto legislativo di cui si ha conoscenza risale al 1812. La legge 4 ago. p. 124. introdusse un fondo pensionistico per gli ufficiali e impiegati statali, per le vedove e per gli orfani.
Nel 1889 il Cancelliere di Ferro Otto Von Bismarck stabilì l’età limite per usufruire di tale diritto. Da quel momento molti paesi industrializzati in Europa e negli U.S.A. presero spunto dalle normative della Germania quando si trattò di regolamentare l’uscita dal mondo del lavoro.
In Italia l’istituzione degli assegni familiari trova la sua prima applicazione in un contratto collettivo di lavoro per gli operai lanieri di Biella (1933). Furono poi estesi ad altri settori con un accordo del 11 ottobre 1934. Da allora ne fruirono tutti i lavoratori industriali aventi carichi di famiglia. Per effetto del nuovo orario di lavoro di 40 ore, essi avevano subito una riduzione salariale. Ad oggi non risultano esistere prestazioni assistenziali di welfare erogate da un livello sovranazionale.
Welfare state, letteralmente significa “stato del benessere”. La tutela dallo stato di bisogno è condizione necessaria ma non sufficiente? Il benessere diffuso è senza dubbio virtuoso per la collettività.
La Corte costituzionale, nella sentenza n. 19 del 2022, ha tratto anche da questo la considerazione secondo cui “il reddito di cittadinanza, pur presentando anche tratti propri di una misura di contrasto alla povertà, non si risolve in una provvidenza assistenziale diretta a soddisfare un bisogno primario dell’individuo, ma persegue diversi e più articolati obiettivi di politica attiva del lavoro e di integrazione sociale”.
Il reddito di cittadinanza rientra dunque effettivamente tra le misure di welfare.
Esiste comunque una confusione terminologica tra reddito di base, reddito di cittadinanza e reddito minimo universale. Questo ha indebolito, soprattutto in Italia, le ragioni dell’introduzione di una misura del genere.
Il reddito di base è erogabile indipendentemente dall’attività lavorativa effettuata o non effettuata, e durante tutta la vita del soggetto beneficiario.
Sono comunque variegate le sfumature di reddito di cittadinanza contemplate dalla giurisprudenza europea.
Nelle parole del Tribunale costituzionale tedesco, il reddito minimo garantito (sent. del 9.2.2010): «garantisce ad ogni persona bisognosa le condizioni materiali che sono indispensabili alla sua esistenza ed ad un minimo di partecipazione alla vita sociale, culturale e politica».
Il diritto al reddito minimo garantito si è andato costituzionalizzando in Europa nella seconda metà del 900. Si è esteso anche a livello extracontinentale in paesi quali India, Brasile, Sudafrica, Namibia.
Nel Stato USA dell’Alaska i cittadini godono di un modesto basic income attraverso i proventi petroliferi statali;
L’obbligo di prestare servizio civile potrebbe essere una misura complementare al reddito di cittadinanza. Ho accennato all’ipotesi in questo articolo.
La cura degli anziani, la manutenzione del verde pubblico sono esempi di ambiti in cui potrebbe espandersi un nuovo servizio civile. Si tratta di comparti che oggi nel nostro Paese sono perlopiù esercitati da aziende municipalizzate.
Quali misure alternative possono essere messe in atto in luogo del reddito di cittadinanza?
La socializzazione degli utili. Gli ex lavoratori rimarrebbero consumatori (disoccupati) in virtù di un sussidio finanziato dagli utili delle società produttrici di beni, e non dallo Stato.
L’imposta negativa sui redditi è uno strumento di sostegno al reddito sostenuto da economisti liberali come Milton Friedman e Friedrich Von Hayek. Essa ipotizza un rimborso tramite aliquota negativa. Tale rimborso sarebbe teso a colmare la differenza tra quello che il soggetto guadagna e la soglia no tax area. E sarebbe modulato in modo da rendere comunque conveniente cercare lavoro
L’istituto della pensione minima, se rafforzato, potrebbe favorire il turnover nel mondo del lavoro e quindi contrastare la disoccupazione.
Attualmente è in corso, a livello globale, il dibattito sull’introduzione di una tassa sui robot.
Il Welfare State è un universo in espansione, e per sostenerlo è necessario un apporto notevole di risorse.
Laureato in economia, mi appassiona l’evoluzione della governance globale, che oggi deve fronteggiare problemi globali. Credo che grazie al metodo scientifico sia possibile cogliere quanto sono meravigliosi il mondo ed il cosmo.
Dopotutto miracolo significa “cosa meravigliosa”.