Non si beve in gravidanza! Alcol e altri abusi
4 min readL’ALCOL
Una volta ingerito e assorbito, l’alcol viene distribuito in tutto il nostro organismo. È una sostanza tossica che può provocare danni a numerosi apparati: tra questi ricordiamo il sistema cardiovascolare, nervoso, endocrino, respiratorio ma anche gastroenterico ed immunitario. Essendo metabolizzato principalmente dal fegato, l’alcol interferisce in maniera importante con le reazioni chimiche riguardanti zuccheri, proteine, lipidi e vitamine.
L’abuso di alcol è molto elevato soprattutto nel mondo occidentale, e viene considerato una delle dipendenze più antiche e diffuse.
Se consumato in gravidanza, l’alcol provoca quella che viene definita la Sindrome fetale alcolica.
Attenzione, ad ora non è stata definita una dose soglia: ciò significa che un qualsiasi consumo di alcolici in gravidanza, anche minimo, può esporre il futuro nascituro a queste problematiche. Tuttavia, maggiore è l’abuso di alcol, maggiori sono i rischi a cui si va incontro.
LA SINDROME FETALE ALCOLICA (FAS)
Questa condizione è indice di un esposizione all’alcol della madre durante la gravidanza, ed è definita da chiare caratteristiche comuni.
Se non si verifica l’aborto spontaneo, spesso vi è un parto prematuro: il feto ha un ritardato accrescimento e al momento della nascita il neonato è sottopeso, con malformazioni e microcefalia.
Le alterazioni fisiche più evidenti sono il cranio di piccole dimensioni, gli occhi ravvicinati con pieghe cutanee e le rime palpebrali corte. La zona frontale è piatta, il philtrum (ovvero il solco sotto il naso, conosciuto anche come Arco di Cupido) e il naso sono corti. Il labbro superiore è particolarmente sottile e i padiglioni auricolari scarsamente modellati.
Sebbene le alterazioni fisiche siano indice caratteristico della sindrome, non sono le uniche conseguenze dell’abuso di alcol nella donna incinta. Spesso infatti il bambino presenterà anche dei deficit neurocomportamentali, come disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento, dell’udito, anomalie cardiache e scheletriche. In alcuni casi, le alterazioni del sistema nervoso provocano epilessia.
Uno studio pubblicato sulla rivista “Alcoholism: Clinical and Experimental Research” ha dimostrato che i danni sono maggiori se la madre beve durante la seconda metà del primo trimestre di gravidanza, incrementando i deficit della FAS.
LA CANNABIS
Dal momento che la cannabis è in grado di superare la placenta, sembra provochi dei difetti nella maturazione del Sistema Nervoso Centrale dal punto di vista sia morfologico che funzionale, provocando danni psichici e neurologici.
Spesso il feto è sottopeso, con braccia e gambe corti e testa di dimensioni ridotte. Ha tremori alla nascita e gli stimoli visivi sono fastidiosi, difficilmente tollerati. Si possono verificare ritardi sia nello sviluppo del linguaggio (con difficoltà nell’articolare frasi) che ridotta attenzione e disturbi della memoria. Anche il ciclo del sonno spesso è disturbato.
COCAINA E BABY CRACK
I neonati le cui madri in periodo prenatale fanno uso di cocaina sono chiamati baby crack.
La cocaina è anch’essa una sostanza con azione teratogena (ovvero che danneggia il feto durante la gravidanza), che passando la placenta va ad accumularsi nei tessuti fetali. Può causare gravi problemi alla madre incinta come l’emorragia retroplacentare, la principale causa di morte del feto. Inoltre quest’ultimo non ha un sufficiente apporto di ossigeno (feto ipossico), cresce in maniera ridotta, con microcefalia e disturbi della mielinizzazione.
La mielina è una sostanza “grassa” e proteica, che avvolge i neuroni rendendo veloce la trasmissione dell’impulso nervoso: un’alterazione della mielina indica problemi nella conduzione nervosa.
Alla nascita il neonato è molto irritabile, con elevato rischio di emorragie intraventricolari e cerebrali, e convulsioni. Questo provoca un alto rischio di morte improvvisa.
Anche in questo caso si presenta un deficit di attenzione, del linguaggio e un disturbo di iperattività con QI ridotto rispetto alla norma.
Spesso i neonati vanno incontro a sindrome di astinenza neonatale: una vera e propria crisi di astinenza, che spesso necessita farmaci come barbiturici per essere sedata.
LA NICOTINA
La nicotina ed altre sostanze contenute nella sigaretta vanno ad interferire con la funzionalità del corpo luteo, fondamentale per la produzione di progesterone ed il mantenimento delle prime fasi della gravidanza. Dal momento che il fumo altera il corretto funzionamento del corpo luteo, causa sia infertilità che aborti.
Poiché la nicotina riesce a passare la barriera ematoencefalica, frequentemente vi sono disturbi cognitivi ma non solo. I livelli di testosterone sono ridotti, con risultato demascolinizzante, e si ha un’aumentata suscettibilità alle infezioni.
Provocando vasocostrizione inoltre, il bambino riceve meno sangue ossigenato con sofferenza dei tessuti. Le sostanze cancerogene prodotte dalla combustione della sigaretta possono anche indurre lo sviluppo di tumori e leucemie già nei primi mesi di vita. Spesso lo stress respiratorio a cui è sottoposto il neonato porta a morte.
Purtroppo ci sono moltissime sostanze/droghe/farmaci il cui uso in gravidanza risulta molto pericoloso, e sarebbe impossibile trattarle tutte in un unico articolo. Se avete domande però, fatemi sapere!
Se siete curiosi di scoprire altre sostanze di cui spesso facciamo abuso (e che sarebbe meglio evitare, o perlomeno controllare attentamente in gravidanza), ecco un articolo qui.
Fonti:
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/fetal-alcohol-syndrome/symptoms-causes/syc-20352901
Laureata in Farmacia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia UNIMORE. Innamorata della scienza, vorrei poter trasmettere agli altri la mia passione. Adoro viaggiare, conoscere nuove culture ed immortalare i momenti migliori con una fotografia. Sono convinta che la conoscenza renda liberi.