Novembre 21, 2024

Pipistrelli e virus: il fenomeno dello Spillover

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Nuovo Coronavirus, SARS, MERS, ma anche Rabbia, Ebola e non solo: i pipistrelli sono considerati l’origine di numerose epidemie. Ma sono davvero colpevoli?

Un’elevata percentuale delle malattie infettive sono zoonosi, ovvero circolano normalmente negli animali per infettare solo occasionalmente l’uomo. È il caso del Nuovo Coronavirus, ma anche di altre patologie ben conosciute, dove l’ospite primario è stato identificato, con alta probabilità, nei pipistrelli.

Perché dunque un virus che avrebbe dovuto infettare solo specie animali è riuscito a raggiungere l’uomo?

Tutto questo è dovuto al fenomeno dello Spillover, il “salto” della malattia tra specie diverse, ovvero la prima trasmissione dall’ospite non umano, l’animale, all’uomo, che viene quindi denominato paziente zero. 

Andiamo ad analizzare il perché i pipistrelli sono il serbatoio (o reservoir) di così tante malattie poi trasmesse all’uomo. È necessario ricordare che il passaggio molto difficilmente avviene in modo diretto dal pipistrello all’uomo, ma solitamente entra in gioco un ospite intermedio, ovvero un altro animale.

Per prima cosa i pipistrelli costituiscono circa il 20% dei mammiferi totali. Questo fa sì che possano ospitare numerosi virus, e che questi ultimi si adatteranno più facilmente alla specie umana, dato che noi stessi siamo mammiferi. Inoltre, sono gli unici mammiferi dotati di ali, quindi possono muoversi e spostarsi su vaste aree, trasportando le malattie con sé.

Esistono all’incirca 1300 specie di chirotteri (altro modo per chiamare i pipistrelli) e questi vivono a lungo, fino a 20-30 anni, riunendosi spesso in aggregazioni molto numerose: in una colonia se ne possono contare numerose migliaia!

Non solo, ma hanno un sistema immunitario altamente specializzato e la loro temperatura corporea, soprattutto durante il volo, è più elevata: un virus ospitato nei pipistrelli dunque, una volta trasmesso all’uomo, potrebbe non essere distrutto dai nostri meccanismi di difesa come la febbre.

Allora perché il virus non ha continuato a circolare nei pipistrelli, ma ha infettato l’uomo?

Semplice, per colpa nostra.

L’uomo è il vero colpevole.

I pipistrelli hanno sempre vissuto nei loro habitat naturali. Tuttavia la specie umana, attraverso deforestazioni, distruzioni ambientali, costruzione di paesaggi antropizzati, ha tolto la possibilità ai pipistrelli di vivere indisturbati in natura. Si sono perciò dovuti adattare, trovandosi sempre più a stretto contatto con gli uomini.

Il sovraffollamento è un altro concetto chiave: siamo tanti e oggi più che mai molto connessi, ci muoviamo continuamente in tutto il mondo, per lavoro o per piacere, venendo in contatto con centinaia di persone ogni giorno.

Infine, la questione più critica è la quella dei Wet Market cinesi. 

I Wet Market, o mercati umidi, sono molto comuni in Cina: qui gli animali vengono venduti vivi come animali da compagnia o, più spesso, come alimento, per essere macellati sul momento. Numerosissime specie diverse, più o meno selvatiche (tra cui i pipistrelli, considerati una prelibatezza), si trovano rinchiuse in gabbie, ammassate le une sulle altre, in prossimità degli umani. Non è quindi difficile immaginare come sia avvenuto il passaggio di specie con ospiti intermedi ed infine all’uomo. 

Cacciando i pipistrelli, catturandoli, interferendo coi naturali ecosistemi, scateniamo una guerra microbiologica, dove noi siamo i primi responsabili.

Anche perché, in fondo, dovremmo voler bene ai pipistrelli. Sono infatti fondamentali per la specie umana, contribuendo all’impollinazione di centinaia di piante, e alla ricolonizzazione della vegetazione delle zone deforestate. Sono ottimi insetticidi naturali e fertilizzanti, quindi preziosi nell’ambito agricolo. L’uomo non deve temere i pipistrelli, anzi ringraziarli e salvaguardarli, per i numerosi benefici che apportano (potremmo dire lo stesso dei nostri adorati gatti?).

Quando impareremo quindi a fermare i nostri comportamenti sbagliati per limitare lo Spillover?

Forse mai perchè, nonostante la pandemia, i Wet Market sono già stati riaperti.
Forse non abbiamo ancora abbastanza paura.

Per approfondire:

Spillover, David Quemmen

ISS: ruolo dei pipistrelli nel Nuovo Coronavirus

Wuhan is returning to life: So are its disputed Wet Markets

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