Pistoia Blues Festival 2024: atmosfera e musica di qualità
5 min readIn questi giorni è in corso la 43esima edizione del Festival Pistoia Blues, appuntamento fisso nel calendario estivo degli amanti della musica, una rassegna che ogni anno trasforma la città toscana in un vibrante centro culturale.
Il festival si snoda come da tradizione fra vari palchi e locations, come piazza Duomo, la Fortezza Santa Barbara e il Teatro Bolognini. Quest’anno il festival propone nomi del calibro dei Calexico (4 luglio), che hanno scelto Pistoia Blues come una delle poche date italiane, Mario Biondi e Dee Dee Bridgewater (oggi, 11 luglio, biglietti qui: https://pistoiablues.com/biglietti/), Elio e le storie tese (8 luglio), Matteo Mancuso e Mark Lettieri (12 luglio) e il Devon Allman Project (13 luglio), capitanato dal figlio di Greg Allman degli indimenticati Allman Brothers.
Storytellers e Blues City
Anche quest’anno l’organizzazione propone dei side projects. La rassegna Storytellers – Suoni d’autore, dedicata ad alcuni nomi prestigiosi del cantautorato italiano. Quest’anno il parterre è stato arricchito con i nomi di Tommaso Paradiso (7 luglio) e del sempreverde Antonello Venditti (13 luglio). Altro progetto collaterale è il Blues City previsto per i giorni 5, 6, 7 e 11, 12 e 13: le piazze del centro storico di Pistoia saranno animate da concerti di artisti internazionali, percussionisti, jam session, workshop, seminari e presentazioni editoriali, offrendo opportunità uniche per musicisti emergenti di apprendere dai migliori e per il pubblico di vivere esperienze musicali a tutto tondo. Qui il programma completo: https://www.comune.pistoia.it/eventi/pistoia-blues-festival%C2%A043%C2%B0-edizione-del-festival%C2%A0
“A me me piace ‘o blues”
Così cantava Pino Daniele, ecco qualche verso che condensa alcune sfumature di un’anima blues:
A me me piace ‘o blues
E tutt’e juorne aggio cantà
Pecchè so stato zitto e mo è ‘o mumento ‘e me sfuca’
Sono volgare e so che nella vita suonerò
Pe chi tene ‘e complessi e nun’ ‘e vò
Il blues (dall’inglese “blue devils”) è un genere musicale nato nelle comunità afroamericane del Sud degli Stati Uniti alla fine del XIX secolo. Caratterizzato da una struttura musicale semplice ed emotivamente potente, il blues esprime i sentimenti di dolore, lotta, amore e speranza attraverso testi profondi e melodie malinconiche. Le sue radici affondano nei canti di lavoro, negli spiritual (canti religiosi) e nei field hollers (canti di lavoro, solitamente a voce sola, popolari tra gli schiavi afroamericani impegnati nei campi) e ha influenzato in modo significativo molti altri generi musicali che da esso si sono originati, tra cui il jazz, il rock e l’R&B.
Storia e cambiamenti di Pistoia Blues Festival
Come ha avuto inizio questa celebrazione del blues tutta italiana? Scopriamo anche quali artisti ha ospitato nel corso degli anni e come ha cambiato pelle.
Il Pistoia Blues Festival nasce nel 1980, in un momento in cui il blues non era ancora propriamente un genere musicale di massa in Italia. L’idea era ambiziosa: portare i più grandi artisti blues nella bella città di Pistoia, dando vita a un evento che riuscisse a celebrare degnamente il genere in tutte le sue sfumature. Fin dalla sua prima edizione, curata dall’Associazione “Isola del Tonal”, il festival si è distinto per la qualità della sua programmazione. L’atmosfera unica e distintiva è offerta da Piazza Duomo, un luogo che conferisce ai concerti un’acustica naturale e un contesto storico suggestivo. Dal 1985, con la direzione artistica di Giovanni Tafuro, il festival si è tenuto con continuità, organizzato dall’Associazione Blues In e dal Comune di Pistoia.
La locandina del primo Pistoia Blues Festival, 1980.
Nel corso del tempo, il Pistoia Blues ha visto esibirsi alcuni dei più grandi nomi della musica mondiale. La prima edizione vide calcare il palco del festival alcuni tra i nomi più eminenti del genere: B.B. King, Pino Daniele, Muddy Waters, Dizzy Gillespie. Negli anni successivi il festival ha potuto annoverare nomi e virtuosi delle sei corde come Robert Plant, Buddy Guy, Joe Bonamassa, Eric Clapton e Santana, Frank Zappa, John Lee Hooker. Questi mostri sacri non solo hanno portato lustro e qualità al festival, ma hanno anche contribuito a far crescere una nuova generazione di appassionati di blues. Chi li ha vissuti lo ricorda bene: negli anni ’90, il Pistoia Blues era un evento imperdibile per gli appassionati di musica, un faro del blues in Europa.
BB King e Robert Plant
Pistoia Blues oggi: grandi nomi, jam session e il Bluesin
Con l’evoluzione del panorama musicale e l’avvento dei grandi festival multi-genere, il Pistoia Blues ha dovuto affrontare nuove sfide, guardando a nuovi orizzonti musicali. Nonostante ciò, ha saputo mantenere alta la qualità artistica e il forte legame con il pubblico.
Il programma del Pistoia Blues 2024 per la sua 43 edizione, è come sempre entusiasmante. Proprio questa sera, l’11 luglio alle 21.00, sul mainstage si esibiranno Mario Biondi e Dee Dee Bridgewater, due tra le voci più originali e colorate del panorama soul, insieme per intrecciare sfumature nuove ed emozionanti. Quest’anno è ripartito anche il contest Obiettivo Bluesin dedicato a band e musicisti emergenti, che si propone di portare tre nuovi progetti sul palco principale del festival. I generi musicali ammessi sono Blues, Rock, Folk, Indie, Soul o contaminazioni. I tre vincitori si esibiscono all’interno del festival e il loro nome viene inserito di diritto nel cartellone 2024.
Probabilmente oggi l’evento ha perso parte della sua allure ed esclusività ma, grazie a una profonda aderenza alle proprie radici, rimane ancora oggi un appuntamento fondamentale per chi ama il blues e la musica di qualità. Il Pistoia Blues Festival continua a essere un pilastro della scena musicale italiana, offrendo ogni anno un’esperienza unica grazie alla combinazione di artisti di alto livello, autenticità e passione per la musica.
Laureata in Lettere con indirizzo Artistico nel 2008 presso l’Università degli Studi di Bari. Mi sono occupata a lungo di CRM e in seguito di Revenue Assurance per una grande azienda pubblicitaria. Nel 2022 ho dato una svolta alla mia carriera scegliendo la scrittura: oggi scrivo contenuti web, mi occupo di Copywriting nel settore Arte e Design e sono alle prese con un master in Web Content Management. Amo viaggiare, i gatti, il Giappone e la letteratura fantasy. Credo nel potere della gentilezza e dell’apertura al mondo, penso che siano essenziali nei rapporti interpersonali e nella conoscenza di sé.