San Domenico: mentre si avvicina il fausto giorno
2 min read«Oh padre suo veramente Felice!
oh madre sua veramente Giovanna,
se, interpretata, val come si dice!»
Così il sommo Dante Alighieri introduceva la figura di San Domenico nel XII Canto del Paradiso della Commedia, alludendo alla coincidenza dei nomi dei genitori con la condizione da loro vissuta. Infatti il nome Giovanna, dall’etimologia ebraica, significa “ebbe grazia da Dio”, mentre Felice rievoca evidentemente una disposizione d’animo briosa. San Domenico fu infatti un uomo sobrio, brillante ed integerrimo, destinato ad imprimere una svolta decisiva alla storia del Cristianesimo.
La notorietà di San Domenico è legata indissolubilmente all’Ordine dei frati predicatori, l’istituto religioso che forse più di ogni altro ha incarnato la duplice anima del Cristianesimo. Se da un lato i frati perseguivano con abnegazione gli ideali religiosi della mendicità, dell’ascesi e dell’amore fraterno, dall’altra lottavano con feroce zelo contro la diffusione del catarismo, la più diffusa ed insidiosa delle eresie medievali. Tale contrasto si svolgeva principalmente attraverso la predicazione, promuovendo pertanto una solida preparazione culturale e retorica tra gli adepti, ma non mancò di alimentare episodi bellicosi. Non a caso Papa Onorio III, quando ratificò il nuovo ordine nel 1216, definì i futuri membri come “atleti e guerrieri della fede e veri luminari del mondo”.
Nel 1921 Papa Benedetto XV celebrò la personalità del santo pubblicando l’enciclica “Fausto Appetente Die“, letteralmente “mentre si avvicina il fausto giorno”, ossia in vista delle imminenti ricorrenze della sua morte e delle pittoresche feste patronali (6, 4 ed 8 Agosto rispettivamente). In questo periodo dell’anno decine di borghi e cittadine (tra i quali, ad esempio, Moliterno in provincia di Potenza) si animano per ricordare le gesta e le virtù del santo, in un tripudio folkloristico fatto di riti religiosi sobri, manifestazioni civili accese e sagre variopinte in grado di far affluire ed aggregare l’intera popolazione locale.
Ho conseguito la maturità classica nel 2015, la laurea di primo livello in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano nel 2019 e la laurea magistrale nel 2021 in Chemical Product Engineering con particolare enfasi per i bioprocessi industriali e le tecnologie di formulazione farmaceutica e cosmetica. Traggo la mia linfa vitale da interessi poliedrici, tra cui la filosofia e l’antropologia, e da una inclinazione naturale alla speculazione teorica al servizio di risvolti concreti nella quotidianità.