Novembre 17, 2024

Sculture sommerse e musei subacquei

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Fate un bel respiro per un'immersione nelle profondità marine alla scoperta di sculture e musei sommersi in giro per il mondo.

Il legame tra le profondità marine e le sculture (o addirittura i musei) non è immediato. Certo, il mare ci ha offerto la possibilità di ritrovare antichi reperti e scoprire storie dimenticate per decenni, se non secoli. In certi angoli del pianeta possiamo trovare nell’avvolgente blu del mare alcuni veri e propri monumenti che potrebbero stuzzicare la nostra mente e portarci a riflettere sulla realtà che ci circonda. Tra sabbia, alghe e pesci possiamo trovare delle curiose installazioni che possono sorprendere sia gli amanti dell’arte sia gli appassionati di immersioni. Ecco alcune particolari destinazioni che potrebbe stimolare il nostro immaginario.

Cristo degli Abissi (San Fruttuoso, Italia)

Per ammirare statue sommerse diventate un tutt’uno con la realtà sottomarina non dobbiamo allontanarci molto dall’Europa, anzi non dobbiamo nemmeno uscire dai confini nazionali. Infatti, ad alcuni chilometri da Genova, nel comune di Camogli, si trova una spiaggia avvolta nel verde dominata da un’antica abazia, un monastero benedettino risalente all’anno 1000. Ma questo luogo di pace, raggiungibile solamente con il battello o a piedi (per i più temerari anche a nuoto o in canoa), nasconde un segreto sotto le sue limpide acque.

A circa 300 metri dalla costa e 17 metri di profondità è possibile osservare una statua bronzea di Cristo, alta circa due metri e mezzo, con le braccia rivolte in alto verso il cielo. Essa incarna il simbolo di chi ha perso la vita in mare e chi ha dedicato ad esso tutta la sua vita e la sua passione. Il luogo dove sorge questa statua non è casuale: il pioniere subacqueo Dario Gonzatti, nonchè inventore del primo autorespiratore ad ossigeno, perse la vita in quel punto nel 1947. La statua venne realizzata dallo scultore Guido Galletti e collocata nel 1954.

Alla statua è stato riconosciuto alto valore simbolico per la subacquea e il mare talmente ed è possibile trovare sue repliche perfino nella Florida meridionale, a Key Largo, e a Grenada, nella capitale St.George (anche se in questo caso la scultura si trova sulla terraferma).

Ocean Atlas (Nassau, Bahamas)

Un paradiso tropicale tra la Florida e Cuba che offre paesaggi con spiagge incantevoli e non solo: sulla costa ovest dell’isola di Nassau è possibile immergersi nelle acque cristalline del mar dei Caraibi per poter ammirare un enorme scultura, anzi la più grande statua sottomarina del mondo. Si tratta di un’opera dello scultore britannico Jason deCaires Taylor, esperto nella creazioni di sculture installate sui fondali marini per favorire lo sviluppo di una barriera corallina “artificiale”. L’artista ha saputo coniugare le sue abilità nella scultura con l’impegno per la conservazione dei mari e la sua passione per la fotografia subacquea e le immersioni.

La statua raggiunge un peso di 60 tonnellate e un’altezza superiore ai 5 metri. Rappresenta una giovane ragazza che sostiene il peso dell’oceano sulle sue spalle. Atlas, in italiano Atlante, era un titano che secondo il poeta greco Esiodo (VII secolo a.C.), nella sua Teogonia, regge la volta celeste con le mani e con la testa per volere di Zeus come punizione per la sua alleanza con Crono quando quest’ultimo aveva guidato i titani contro gli dei dell’olimpo.  

L’opera è stata installata nel 2014 ed è stata creata con materiali a pH neutro, una caratteristica che ci riporta alla necessità da parte dell’uomo di una maggiore tutela e conservazione dell’oceano. Un onere per tutta l’umanità che in futuro dovrà affrontare il pericolo che incombe – e che ormai conosciamo bene – sui nostri mari.

Dai reperti archeologici ai musei contemporanei

Parco Sommerso di Baia (Napoli, Italia)

Istituito ed equiparato ad area marina protetta nel 2002, comprende una zona di straordinario interesse archeologico e naturalistico che si estende nel Golfo di Pozzuoli. Il Progetto “Archeomar” nel biennio 2004-2006 ha censito nella zona la presenza di almeno 14 siti con strutture antiche sommerse, 6 relitti antichi e 11 reperti isolati. L’intera fascia costiera, infatti, è sprofondata nel corso dei secoli a causa della massiccia antropizzazione, e la famosa località di epoca romana di Baia si trova oggi sul fondo del mare ad una profondità variabile dai 2 ai 16 metri.

Il Parco ha come finalità primaria la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale ed archeologico sommerso dell’area. Sotto la trasparente superficie del mar Tirreno è possibile osservare un ninfeo – una struttura con nicchie al centro della quale veniva spesso collocata una fontana – un nucleo edilizio comprendente delle terme e una villa imponente con giardini e quartiere marittimo. Un’esperienza che coniuga la bellezza del mare e la storia romana con la realtà geologica e naturalistica del nostro paese.

Musei subacquei di Jason deCaires Taylor

Lo scultore britannico non ha dato il suo contributo alla sensibilizzazione per la tutela degli oceani attraverso singole sculture. È stato il creatore di veri e propri musei subacquei sparsi in giro per il mondo.

Il suo primo grande progetto è stato il Molinere Underwater Sculpture Park, situato nell’area marina protetta di Molinere Beauséjour, a Grenada, nel mar dei Caraibi sud-orientale. Il parco sottomarino è stato installato nel 2006 e comprende ben 75 opere disposte su una superficie di 800 metri quadrati tra macchie di sabbia e formazioni rocciose naturali. La creazione di questo parco ha permesso all’ecosistema marino di tornare alla vita e svilupparsi nuovamente in seguito alla devastazione dell’uragano Ivan del 2004. Infatti le sculture offrono un’ottima piattaforma di ancoraggio per le creature marine.

In seguito, il M.U.S.A. Museo Subacuático de Arte ha portato le creazioni di Taylor su un altro livello. Questo museo rappresenta il più ampio e ambizioso progetto nell’ambito delle attrazioni subacquee di tutto il mondo. Si trova a Cancun, nel Messico meridionale, ed è costituito da oltre 500 sculture a grandezza naturale – un notevole aumento di opere rispetto al primo progetto di solamente 3 anni prima – dislocate su un’area di 420 metri. Il notevole numero di statue presenti simboleggia una comunità di individui che vuole impedire il deterioramento dei mari e promuoverne la tutela e la conservazione. Diventato ormai inscindibile dall’ambiente marino, più di 2000 nuovi coralli hanno fatto del museo la loro nuova casa.

Tra i progetti successivi di Taylor devono essere sicuramente citati Museo Atlántico, il primo museo subacqueo in Europa e nell’Oceano Atlantico, che si trova a Las Coloradas, Lanzarote, e The Underwater Museum of Cannes, la prima installazione dello scultore nel Mediterraneo, che si trova appunto a Cannes, in Francia.

La scelta della denominazione “museo” non risulta accidentale: l’artista vuole enfatizzare il legame che deve costituirsi tra uomo e ambiente marino. Bisogna considerare i mari come un luogo di conservazione e educazione, essi rappresentano elementi di valore inestimabile per l’essere umano. Inoltre, come già anticipato, tutte le sue creazioni sono realizzate esclusivamente in materiali a pH neutro per avere il minor impatto possibile sul già fragile ecosistema marino e garantire alle creature marine una nuovo “terreno” su cui costruire la loro nuova casa.

 Per approfondire

https://www.fondoambiente.it/luoghi/cristo-degli-abissi

https://www.nauticareport.it/dettnews/report/il_cristo_degli_abissi-6-4714/

https://www.underwatersculpture.com/

http://www.parcosommersobaia.it/

Immagine di copertina: The Underwater Museum of Cannes – Underwater Sculpture by Jason deCaires Taylor

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