Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Febbraio 20, 2025

SERIOUS GAMES: UNA CHIAVE VINCENTE PER L’APPRENDIMENTO

3 min read
I serious games sono un sottobosco di genere ludico tornato a essere il protagonista della formazione professionale e della didattica.
notebook-and-gamepad-game-development

Cosa si può fare con un videogioco se non passare il tempo per scacciare la noia? Presto detto: apprendere!
Il genere serious games più comunemente conosciuto si è diffuso già dai primi anni duemila, ma più di recente è riapparso sotto i riflettori, sicuramente anche a causa dell’effetto COVID-19 e della didattica a distanza.
Proprio per la sua natura “seria” è adatto a trasmettere un messaggio, illustrare studi scientifici e formare professionisti attraverso l’arte del gioco.
Infatti, la serietà dell’argomento va a braccetto con l’esperienza ludica, poiché mira a favorire l’apprendimento dei propri utenti coi princìpi del game-based learning e della gamification.

Il Game-Based Learning è l’acquisizione di nozioni tramite la fruizione di un gioco o videogioco per raggiungere un determinato obiettivo educativo.
La Gamification, invece, è l’insieme delle meccaniche e delle dinamiche di gioco che hanno come obiettivo primario il mantenimento dell’interesse dell’utente e, quindi, del suo coinvolgimento. In sostanza, vengono applicate certe meccaniche di gioco per le quali il giocatore si sente motivato a proseguire (ad esempio con sfide, ricompense, punti).

In quest’era in cui le tecnologie digitali sembrano ormai consolidate in tutte le nostre attività quotidiane, sarebbe inopportuno fare finta che questo genere non abbia alcuna importanza e che giocare sia solo una perdita di tempo e non riguardi l’età adulta.
Introdurre i serious games nella didattica vuol dire trasformare radicalmente il metodo di insegnamento, inserendo un nuovo linguaggio.
Nel corso degli anni le aziende hanno riscoperto l’uso strategico del gioco per sfruttare la potenza delle emozioni, degli affetti, della distensione.
In ambito scolastico, invece, si riscontra ancora una certa resistenza verso le nuove frontiere dell’apprendimento, come sottolineano Pina Lalli e Claudia Capelli docenti del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna durante l’evento Il Videogioco in Italia. Teorie, Metodi e Prospettive.

Nell’intervento “Gaming, didattica e sicurezza sul lavoro: analisi e risultati di un percorso partecipato di creazione di un serious game” hanno illustrato un progetto videoludico destinato a ragazzi delle scuole secondarie superiori con lo scopo di avvicinarli alla tematica della sicurezza sul lavoro attraverso un mezzo comunicativo a loro molto vicino e conosciuto come lo è il videogioco.
Ciò ha dato modo di costruire un percorso partecipativo, che partisse dal punto di vista degli stessi studenti e delle scuole coinvolti, offrendo un’opportunità di co-produzione dei contenuti e delle conoscenze.
Oltre allo svolgimento di interviste, focus group e questionari, sono stati coinvolti anche i tecnici della sicurezza con cui sono stati negoziati i contenuti tecnici per poterli poi riproporre in modo veritiero all’interno del videogioco.

È nato così “Sicuri si diventa”, in cui il giocatore è un responsabile junior della sicurezza nel settore agricolo, edile o manifatturiero.
L’obiettivo alla base del gioco è arrivare a fine giornata senza incidenti e allo stesso tempo prendere consapevolezza che se si investe nella sicurezza alla fine si guadagna, perché gli infortuni fanno perdere sia tempo che denaro.

Sviluppare serious games porta a servirsi del videogioco come strumento di educazione non-formale, che messo all’interno di un contesto didattico può dare maggiore input alla creatività e alla qualità del prodotto, favorendo l’apprendimento attraverso pratiche non-formali già familiari ai giovani.
Il progetto citato è solo un esempio che riguarda un argomento extra scolastico.
È pertanto facilmente intuibile come questo genere possa espandersi anche a tutte le materie scolastiche e avvicinare immediatamente intere generazioni di docenti e studenti, abbattendo barriere mentali e luoghi comuni che rallentano il processo di crescita sia individuale che della comunità stessa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.